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Mercato libri trainato da manuali, storie d’amore e religione

Il mercato del libro continua a crescere anche nei primi mesi del 2016, ma la principale novità che emerge dai dati Nielesn presentati dall’Associazione italiana degli editori al Salone del Libro di Torino riguarda le componenti trainanti della crescita. A sostenere il +0,1% sono stati i romanzi d’amore, i libri sulla cristianità, i testi per la preparazione di esami e concorsi. Mentre a frenare sono la fiction non di genere e perfino i libri sul food and drink. Stabili, ma senza i botti degli anni precedenti, i libri per ragazzi, mentre un forte impulso viene dalle letture dedicate alla categoria dei “young adult”. Accanto al carisma di Papa Francesco e al successo globale di cicli come “After” di Anna Todd, spiccano quindi i numeri fatti registrare dalla non fiction specialistica, tra cui i manuali per concorsi ed esami. “I libri per prepararsi al test di ammissione all’università – ha detto ad askanews Enrica Brambilla della casa editrice Alphatest – effettivamente hanno un mercato molto ampio, vengono scelti da ragazzi che finiscono le scuole superiori, ma guardando già alla prova di ammissione, che è la più importante della loro vita, perché decide del loro futuro. E si trovano a doversi preparare a delle prove a test rispetto alle quali alla scuola superiore non sono così abituati”.

Altri dati interessanti tra quelli diffusi a Torino dall’Aie riguardano il ritorno delle librerie rispetto alla grande distribuzione, oltre alla crescita del mercato ebook (+25,9%) con un fatturato di 51 milioni di euro, pari al 4,2% del mercato trade. Per sostenere la ripresa, comunque, gli editori ribadiscono la necessità di misure a sostegno della lettura, come conferma anche il presidente dell’Aie, Federico Motta. “Noi privati facciamo la nostra parte – ci ha spiegato – è chiaro però che anche il pubblico deve capire che investire, e utilizzo la parola investire, nella lettura è una forma di potenziamento e di crescita del Paese, non solo nel campo culturale, ma anche economico e sociale ed è quindi la base per pensare qualsiasi altro tipo di evoluzione”. Un’evoluzione che passa, necessariamente, dall’aumento dei lettori nel nostro Paese, che restano drammaticamente pochi. Nel 2015 si è registrata una piccola crescita, ma tra gli italiani con più di sei anni solo il 42% legge almeno un libro l’anno.

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