Si è svolta in videoconferenza da Bruxelles e da Berlino una prima riunione in formato ristretto fra la Commissione europea e alcuni ministri del governo tedesco per discutere le priorità della presidenza semestrale di turno del Consiglio Ue, affidata da ieri alla Germania. Da parte tedesca hanno partecipato, oltre alla Cancelliera Angela Merkel, i ministri delle Finanze, dell’Economia, degli Affari interni e degli Esteri. Durante una videoconferenza per la stampa alla fine della riunione, la cancelliera Merkel e la presidente della Commissione Ursula von der Leyen hanno espresso fiducia e determinazione riguardo alla possibilità di arrivare a un accordo, possibilmente entro il mese di luglio e comunque entro l’estate, sul pacchetto di rilancio economico post pandemico e sul bilancio pluriennale comunitario 2021-2027 (Qfp) proposti dall’Esecutivo Ue.
Sono stati menzionati anche gli altri temi più importanti di cui dovrà occuparsi la presidenza di turno tedesca nel semestre appena iniziato: ‘C’è la questione dell’immigrazione – ha detto Merkel -, di cui abbiamo discusso a lungo durante l’incontro: la Commissione presenterà le sue proposte’, in particolare sulla riforma del Regolamento di Dublino sull’asilo, ‘e su cui speriamo ci siano dei reali progressi’. Poi c’è ‘il tema del ruolo dell’Ue nel mondo: le relazioni con le maggiori potenze mondiali, gli Stati Uniti, la Cina, la Russia, e poi i Balcani occidentali e il partenariato con l’Africa’. E naturalmente i negoziati, finora inconcludenti, sulle relazioni future Ue-Regno Unito dopo la Brexit: ‘I negoziati continuano; la presidenza tedesca vuole raggiungere una soluzione accettabile, ma dobbiamo anche prepararci per lo scenario peggiore’, quello di una Brexit senza accordo, ‘e ci stiamo lavorando con la Commissione’, ha riferito la cancelliera. ‘La presidenza tedesca è fortemente motivata per tutti questi temi, e vogliamo mandare un forte messaggio positivo di chiaro sostegno alla Commissione’, ha aggiunto Merkel.
Sul pacchetto di rilancio economico ‘l’Europa è a un punto di svolta, il più difficile della sua storia’, a causa della pandemia del Covid-19 e della crisi economica che ha provocato, ha sottolineato la cancelliera, ricordando che ‘il virus è ancora fra noi’ e che bisogna abituarsi a conviverci. E qui Merkel ha voluto ringraziare von der Leyen: ‘Quando gli Stati membri pensavano a sé stessi, ad affrontare i propri problemi, Ursula ci ha ricordato sempre la nostra comune dimensione europea, e ha presentato molte proposte positive’. ‘Al primo Consiglio europeo del 17 e 18 luglio, che spero faremo faccia a faccia a Bruxelles – ha continuato Merkel -, affronteremo il negoziato sul Quadro finanziario pluriennale (il bilancio 2021-2027, ndr) e sul Piano di rilancio ‘Next Generation Eu’. La Commissione ha fatto delle proposte che mirano a superare la crisi, ma anche a guardare al futuro. Per questo il Piano si chiama ‘prossima generazione dell’Ue’, con programmi di spesa per il ‘Green Deal’, che è la priorità della Commissione, e per la digitalizzazione, che è cruciale per gestire l’economia e per prepararsi all’avvenire. Su questo la Commissione lavora in stretto contatto con noi’, ha assicurato la cancelliera.
Von der Leyen, da parte sua, ha osservato che ‘il lancio della presidenza tedesca arriva davvero in un momento cruciale’, perché ‘i prossimi sei mesi determineranno, in larga misura, il futuro dell’Unione europea. Durante questo periodo, sappiamo che non dovremo solo arrivare a un accordo in seno al Consiglio europeo sul ‘Next Generation EU’ e sul bilancio pluriennale dell’Ue; dovremo anche garantire che questo pacchetto sia approvato dal Parlamento europeo e che i principali elementi del ‘Next Generation EU’ siano ratificati dai parlamenti nazionali degli Stati membri. Quindi siamo sotto un’enorme pressione temporale, ma è la crisi che determina la rapidità’ delle decisioni. ‘Ogni giorno che perdiamo – ha sottolineato la presidente della Commissione -, vedremo le persone perdere il lavoro, le aziende fallire, le nostre economie indebolirsi. Quindi ogni singolo giorno conta, e accettiamo di essere sotto questa pressione. Per avere successo in questo compito gigantesco, ci vuole non solo il buon governo della Presidenza tedesca, e sappiamo che possiamo contarci; ma bisogna anche che tutti gli Stati membri guardino effettivamente oltre i loro interessi ristretti e si concentrino sui vantaggi della nostra Unione europea’.
In ogni caso, ha aggiunto, ‘l’Ue può ritenersi fortunata, in questa fase critica, di poter contare su una presidenza con una tale esperienza a livello europeo’. Le due donne che oggi sono alla guida dell’Unione, entrambe tedesche, sono ‘due europeiste molto convinte, e questo è essenziale’, ha sottolineato Merkel, dicendosi ‘convinta e sicura che riusciremo’. ‘La cosa buona – ha detto von der Leyen – è che ci conosciamo da molto tempo, fra noi c’è una fiducia reciproca e implicita, e quando due persone si conoscono molto bene, possono essere molto schiette e arrivare subito al nocciolo delle questioni, e possono ottenere molto’. Alla domanda di una giornalista sulla possibilità che non si arrivi a un accordo in Consiglio europeo sul Piano di rilancio, von der Leyen ha replicato: ‘Abbiamo una crisi senza precedenti che ha bisogno di una risposta senza precedenti. E ciò che mi fa essere fiduciosa sulla possibilità che alla fine ce la faremo è il fatto che abbiamo visto, in Consiglio, una completa unanimità’ sulla necessità di questa risposta senza precedenti. Che verrà dalla ‘costruzione generale del piano proposto dalla Commissione: cioè il principio secondo cui, con le garanzie degli Stati membri, la Commissione può raccogliere fondi sul mercato e incanalarli attraverso i programmi europei per finanziare gli Stati membri’.
‘Il secondo punto su cui sono molto positiva – ha continuato la presidente della Commissione – è che c’è una completa unanimità nell’approccio per cui questa opportunità offerta da ‘Next Generation EU’, 750 miliardi di euro, è un’occasione per investire nella modernizzazione del nostro mercato unico e nelle nostre priorità: il Green Deal europeo e la digitalizzazione; e questa è un’enorme responsabilità’. ‘Naturalmente – ha ammesso von der Leyen -, ci saranno molti, molti dettagli da negoziare: l’ammontare dei fondi, se debbano essere sovvenzioni o prestiti. Ma c’è una procedura normale secondo la quale la Commissione fa una proposta, che viene quindi convalidata e approvata dal Consiglio, passa attraverso il Parlamento europeo, e quindi passa attraverso i parlamenti nazionali. Quindi – ha concluso – ci saranno cambiamenti, ma la costruzione generale non è messa in discussione, e questo è un ottimo segno’. ‘Tutti sanno – ha aggiunto Merkel, rispondendo alla stessa domanda – che la risposta a questa crisi senza precedenti deve essere una risposta forte, che faccia la differenza, e tutti sanno che c’è poco tempo. L’architettura di base del piano proposto dalla Commissione non è contestata, ma è vero che il momento è complesso’.
‘Abbiamo bisogno del Qfp e del piano di rilancio. Il Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel sta guidando in modo intenso le consultazioni, e noi lo accompagniamo, sappiamo che ci sono delle difficoltà, ma sappiamo anche che molti vogliono arrivare a un accordo’, ha continuato la cancelliera. ‘Potrebbe servire più tempo – ha riconosciuto Merkel -, e sarebbe un peccato, perché sarebbe bene finire entro luglio. Ma se serve più tempo continueremo a lavorare: il 17 verrò a Bruxelles con l’intenzione di avere un risultato, ma in ogni caso – ha avvertito la cancelliera – bisogna che ci sia un accordo durante l’estate; non posso immaginarmi altre opzioni. Quindi dovremmo lavorare senza sosta. Questo penso che mostrerà la determinazione, la risolutezza del Consiglio Europeo’. ‘La Commissione ha lavorato molto, il Parlamento europeo è pronto a fare la sua parte, il Consiglio deve assumersi le sue responsabilità. I cittadini degli Stati membri se lo aspettano. Il mondo intero – ha concluso Merkel – guarda verso l’Unione Europea’. askanews