Incalzata dall’estrema destra xenofoba nel suo paese, la cancelliera tedesca Angela Merkel cerca di conciliare l’esigenza di accogliere chi cerca rifugio da guerre e persecuzioni, con la linea della fermezza nei confronti dei migranti che non abbiano i requisiti per l’asilo, in un vertice con i leader dei paesi lungo la rotta balcanica della crisi migratoria, i quali hanno sull’argomento spesso linee opposte. Dalla destra del primo ministro ungherese Viktor Orban, che vuole tenere fuori i migranti dal suo paese con le barriere fisiche, alla sinistra del premier greco Alexis Tsipras, il cui paese è in prima linea negli sbarchi, il vertice regionale di Vienna ha avuto orecchie soprattutto per Merkel, capo del governo di un paese capofila, al quale tutti guardano. “Noi vogliamo fermare l’immigrazione clandestina, ma vogliamo anche rispettare i nostri doveri umanitari”, dichiara la cancelliera in occasione dell’incontro con i leader degli altri dieci paesi. E per questo ha invitato l’Europa a “concludere accordi con i paesi terzi, in particolare in Africa, ma anche il Pakistan e l’Afghanistan, perché diventi chiaro che coloro che non hanno diritto di restare in Europa siano reinviati nel loro paese d’origine”. Merkel chiarisce l’esigenza di fermare il flusso illegale di migranti è “unanimemente condiviso” dai paesi convenuti a Vienna. Ma le sfumature sono significative tra i diversi leader: Orban vuole espulsioni dei richiedenti asilo a patto che “identifichi un luogo” che li possa accogliere all’esterno delle frontiere Ue, gli altri parlano di un rafforzamento dei controlli alla frontiera esterna dell’Ue.
La cancelliera tedesca, dal canto suo, ha anche assicurato che continuerà a sostenere Italia e Grecia, che rappresentano la frontiera marittima e che hanno dovuto assistere alle tragedie del mare che hanno coinvolto i disperati che tentano la traversata. Merkel – secondo quanto scrive Die Welt – ha ribadito l’impegno sulla redistribuzione di 160mila migranti e ha detto che la Germania accoglierà “centinaia di migranti” al mese da Grecia e Italia. Secondo un articolo di Welt am Sonntag si tratterebbe di 500 migranti al mese in tutto dai due paesi. L’Unione europea inaugurerà il 6 ottobre, alla frontiera bulgaro-turca un nuovo corpo europeo di guardie di frontiera che dovrebbe rimpiazzare l’agenzia Frontex. “Se noi non proteggiamo le frontiere esterne dell’Europa, ogni paese prenderà delle misure nazionali, compresa l’Austria, con un impatto importante sugli scambi economici”, dice invece il cancelliere austriaco Christian Kern. A marzo la chiusura della “rotta dei Balcani” su iniziativa austriaca e la firma di un accordo controverso di reinvio dei migranti tra Ue e Turrchia ha portato a una riduzione del numero degli arrivi via Mediterraneo. Secondo l’UNHCR, alto commissariato Onu per i rifugiati, sono circa 300mila i migranti che hanno attraversato finora il Mediterraneo nel 2016, per arrivare principalmente in Italia. Nello stesso periodo del 2015 erano 520mila, mentre nel 2014 erano oltre 216mila. (con fonte Afp)