Migranti, Merkel: nessuna restrizione, politica accoglienza non cambia

Migranti, Merkel: nessuna restrizione, politica accoglienza non cambia
28 luglio 2016

merkel-650x407La cancelliera tedesca Angela Merkel ha respinto le sollecitazioni a inasprire la politica sui rifugiati dopo una serie di brutali attacchi negli ultimi giorni. Merkel, che ha interrotto le vacanze per affrontare i media a Berlino, ha detto che i quattro attacchi in una settimana sono stati “scioccanti, opprimenti e deprimenti”, ma non un segnale che la autorità hanno perso il controllo. Il capo del governo tedesco ha detto che gli assalitori “volevano minare il nostro senso di comunità, la nostra apertura e la nostra volontà di aiutare chi ne ha bisogno”. “Respingiamo tutto questo con forza” ha detto. Merkel ha ripetuto il suo grido di battaglia dello scorso anno, quando, aprendo i confini della Germania alle persone in fuga da guerra e persecuzione, molti dalla Siria, portò nel Paese quasi 1,1 milioni di migranti e rifugiati. “Oggi sono ancora convinta che ce la possiamo fare, è il nostro dovere storico e una sfida storica in un’epoca di globalizzazione” ha detto. “Abbiamo ottenuto gradi risultati negli ultimi 11 mesi”. Merkel è intervenuta dopo che un assalto con l’ascia, una sparatoria, un accoltellamento e un kamikaze con una bomba hanno ucciso 13 persone, compresi tre assalitori, ferendone decine. Tre dei quattro assalitori erano richiedenti asilo e due attacchi sono stati rivendicati dallo Stato islamico. Merkel, dopo una serie di sanguinosi attacchi in Francia, Belgio, Turchia e nello stato Usa della Florida, ha detto che non consentirà ai jihadisti di impedire al suo governo di essere guidato dalla ragione e dalla compassione.

“Nonostante il grande disagio che questi eventi ispirano, la paura non può essere una guida per le decisioni politiche” ha detto, “E’ mia profonda convinzione che non possiamo permettere che il nostro stile di vita venga distrutto”. Dalla classe politica tedesca sono arrivati soprattutto inviti alla calma, ma i partiti d’opposizione e alcuni ribelli interni allo stesso blocco conservatore della Merkel la hanno accusata di aver esposto la Germania a rischi inaccettabili in assenza severi controlli su chi entra nel Paese. “Sfortunatamente il terrorismo islamico è arrivato in Baviera” ha detto il ministro degli Interni del land Joachim Herrmann, ripetendo la richiesta del suo partito Csu di limitare gli ingressi di migranti. “Attendiamo un’iniziativa urgente del governo federale e dell’Europa” ha aggiunto. La cancelliera ha annunciato una serie di nuove misure di sicurezza, con il miglioramento di un “sistema di preallarme” per rilevare la radicalizzazione tra i migranti, l’addestramento dell’esercito per rispondere agli attacchi più pesanti, l’intensificazione della collaborazione con le intelligence alleate e la deportazione dei richiedenti asilo respinti. L’attacco più sanguinoso è avvenuto venerdì a Monaco, ma i rifugiati e l’islam non c’entrano nulla, anzi. L’assalitore, che ha ucciso nove persone con un fucile in una centro commerciale prima di suicidarsi, era un adolescente tedesco-iraniano, nato e cresciuto in città. Era in cura psichiatrica, ossessionato dai massacri, come quello operato in Norvegia da fanatico di estrema destra Anders Breivik. E gli inquirenti hanno parlato delle sue “simpatie” per l’estrema destra, mentre è emersa una devozione per Adolf Hitler.

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Il 18 luglio un richiedente asilo dall’Afghanistan o dal Pakistan ha colpito con un’accetta e un coltello i passeggeri di un treno locale a Wuerzburg prima di essere ucciso dalla polizia. Domenica, un richiedente asilo siriano respinto si è fatto esplodere fuori da un festival musicale ad Ansbach, ferendo 15 persone in un vicino caffè dopo essere stato allontanato dall’evento. L’Isis ha rivendicato entrambi gli attacchi. Un altro episodio ha scioccato la Germania: domenica un rifugiato siriano ha ucciso una donna polacca di 45 anni con uno spiedo da kebab in un caffè di Reutlingen per quella che le autorità definiscono una disputa personale. A settembre ci sono le elezioni in due laender tedeschi: a Berlino e nel feudo della Merkel del Mecklemburgo-Pomerania occidentale. Il partito populista di destra Alternative fuer Deutschland (AfD) spera di ottenere un ottimo risultato con una campagna contro l'”islamizzazione”, che rappresenterebbe un duro colpo un anno prima delle politiche. La popolarità della Merkel ha sofferto a inizio anno dopo una serie di attacchi a sfondo sessuale la notte di Capodanno in piazza a Colonia di cui si sono resi responsabili uomini soprattutto arabi e e nordafricani. Ma la cancelliera ha recuperato nei sondaggi dopo il rallentamento dell’afflusso di rifugiati in Germania, con la chiusura del rotta balcanica e l’accordo con la Turchia per fermare gli sbarchi sulle isole greche. (fonte Afp)

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