Per l’ultima trasformazione di Meryl Streep, l’attrice più camaleontica di Hollywood, ci sono volute una cravatta rossa, una faccia abbondantemente coperta di finta abbronzatura e una parrucca. L’attrice tre volte premio Oscar si è poi infilata un abito da uomo con un bel cuscino sulla pancia ed ecco, è arrivato Donald Trump, il candidatore pubblicano allaCasaBianca. Secondo il New York Times, presente al gala annuale Shakespeare in the Park del Public Theater, il Trump della Streep è stato “più che credibile.. fino alle labbra strette e alla pancia pendula. Aveva un’inflessione smargiassa della voce anche mentre cantava”. La performance è stata una sorpresa anche per gli organizzatori dell’evento, ha detto Oskar Eustis, direttore del Public Theater. “Completamente una sua idea, dall’inizio alla fine” ha detto al quotidiano Usa. “C’erano scettici, c’erano dubbiosi, ma Meryl Streep non era tra gli scettici. Era assolutamente certa che avrebbe potuto farlo. Nessuno di noi l’aveva vista in costume o truccata prima che salisse sul palco”. Kate Burton, tra gli attori sul palco del gala, ha detto che in camerino la Streep ha dimostrato la sua arte nell’impersonare Trump.
“Lui fa questa cosa, tenta di allacciare la giacca, ma la giacca non si chiude tutta, perciò ci prova a poi ci riprova” ha spiegato Burton. “Lei lo ha trattato come se fosse uno dei suoi grandi ruoli: ci ha lavorato un sacco”. L’apparizione a sorpresa al Delacorte Theater del Central Park ha entusiasmato il pubblico, che ha condiviso la notizia sui social media. Streep-Trump si è unita a Christine Baranski, che ha lavorato con lei in Mamma Mia, vestita da Hillary Clinton, per il numero finale dei gala: un duetto del musical di Broadway del 1948 Kiss Me, Kate, adattato da “la Bisbetica domata”. Non si sa ancora che cosa pensi Trump della sua parodia, ma il miliardario ha spesso espresso ammirazione personale professionale per la Streep. “Meryl Streep è eccellente” ha detto all’ Hollywood Reporter. “E’ anche una bella persona”. Streep ha dichiarato attraverso una portavoce del Public Theater: “Apprezzo l’interesse, am non ci saranno repliche, è la prima e ultima performance nella mia vita nei panni del personaggio”. Streep sostiene pubblicamente la candidatura di Hillary Clinton alla Casa Bianca, ma lo scorso anno il regista Michael Moore, l’autore di Bowling for Columbine e Fahrenheit 9/11, ha lanciato la sua candidatura alla presidenza per i democratici. “I repubblicani sapevano che Reagan sapeva parlare agli americani e farli votare. In questo caso c’è una persona amatissima che fa cinema, ma è anche intelligente e ha un cuore ed è curiosa” ha detto Moore.