Meta si prepara al ritorno di Trump: Kaplan al posto di Clegg, ex assistente di George W. Bush

Nick Clegg Joel Kaplan

Joel Kaplan e Nick Clegg

Il responsabile degli affari globali e capo della comunicazione di Meta, Nick Clegg, ha annunciato il suo addio alla società di Menlo Park. Clegg, ex leader del Partito Liberaldemocratico britannico e vicepremier del Regno Unito sotto il governo di David Cameron tra il 2010 e il 2015, ha raggiunto questa decisione dopo sette anni di servizio presso Meta, dove era arrivato nel 2018. “Questo è il momento giusto per andare via”, ha scritto il 57enne attraverso un post sui social, segnando la fine di un’era per l’azienda.

Al suo posto subentra Joel Kaplan, il suo attuale vice, noto per il suo passato come assistente di George W. Bush alla Casa Bianca e per i suoi profondi legami con il Partito Repubblicano. Questo cambiamento di leadership avviene in un momento significativo, appena poche settimane dopo che Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, ha incontrato il presidente eletto Donald Trump a Mar-a-Lago. Questo incontro ha fatto pensare a molti che fosse un segnale di un riposizionamento strategico dell’azienda, considerando la storia di relazioni burrascose tra Trump e i giganti della tecnologia.

L’arrivo di Kaplan, un repubblicano di lunga data, alla guida degli affari globali di Meta, segna chiaramente un nuovo corso per l’azienda. La sua nomina può essere vista come un tentativo di Meta di migliorare i rapporti con l’amministrazione Trump, che sta per tornare alla Casa Bianca. Kaplan, con la sua esperienza politica e le sue relazioni consolidate con i repubblicani, rappresenta una scelta strategica in questo contesto politico in evoluzione.

Questo passaggio di testimone non è solo un cambiamento di personale, ma riflette una possibile riorganizzazione delle priorità e delle strategie di Meta in un panorama politico che si sta rapidamente trasformando. La leadership di Kaplan potrebbe portare a un approccio più conservatore nella gestione delle politiche e delle comunicazioni globali dell’azienda, in un’epoca in cui le regole e le aspettative intorno alla tecnologia sono in continua evoluzione.

Per Meta, l’azienda che controlla giganti come Facebook, Instagram e WhatsApp, questa mossa segna un adattamento cruciale al clima politico americano, in particolar modo alla luce delle tensioni passate tra Trump e la Silicon Valley. Con Kaplan al timone, Meta potrebbe cercare di navigare meglio in questo nuovo scenario politico, assicurando una cooperazione più fluida con il governo e affrontando le sfide regolamentari che si prospettano all’orizzonte.