“Dal 21 giugno, giorno in cui inizia l’estate, il caldo sarà crescente. E a luglio, che vedrà la presenza di frequenti ondate di caldo africano, le temperature saranno nuovamente sopra la media con Caronte, Cerbero e Minosse pronti ad infuocare l’estate 2016″, prevedono gli analisti di Avvenia. Insomma, dopo un autunno e un inverno anomali, sembra che le temperature più alte non arretreranno durante l’estate e la situazione riguarderà l’intero pianeta. Tornando agli effetti sui processi produttivi, per Avvenia i settori più a rischio sono la GDO (logistiche refrigerate), il farmaceutico e l’alimentare, dove il problema della stabilità termica degli edifici e del mantenimento di determinate temperature negli ambienti più essere causa, se mal gestito, di perdite di qualità del prodotto o di perdita del prodotto stesso. “Ci aspetta l’estate più calda di sempre – commenta l’ingegnere Giovanni Campaniello, fondatore e amministratore unico di Avvenia -. E se in parte l’aumento della temperatura è dovuto a cause naturali, come l’irraggiamento solare combinato con il naturale effetto serra dell’atmosfera, una parte importante del surriscaldamento è indubbiamente riconducibile alle attività umane, come l’utilizzo dei combustibili fossili, la deforestazione e l’agricoltura e l’allevamento intensivi, e alla scarsa attenzione da parte di molti Paesi alle politiche di efficientemento energetico”.