Dalla gelida Mosca del Bolshoi, ancora intorpidita dal freddo, al calore del Festival di Ravello. Svetlana Kasyan (foto), soprano in piena ascesa, già molto apprezzata al Regio di Torino nella Manon Lescaut di Giacomo Puccini, interpreterà un doppio Stabat Mater il prossimo 30 luglio in Costiera amalfitana. Ma non sarà semplicemente un appuntamento come tanti del festival wagneriano. Piuttosto un evento storico: Kasyan verrà infatti diretta da una personalità di spicco del Patriarcato ortodosso russo, il metropolita Hilarion, grande appassionato di musica nonché “ministro degli Esteri” della Chiesa Ortodossa di Mosca. Dell’evento, in Italia ancora top secret, ci parla la stessa Kasyan nella capitale russa: “In Italia devo cantare il 30 luglio due Stabat mater, una di Pergolesi, che ho già fatto a Mosca alla Casa della Musica, con Hilarion nel ruolo di direttore di orchestra. “E devo cantare un’altra Stabat Mater di Hilarion stesso. Lui è un grande e moderno compositore e io sono molto felice di poter cantare su questa musica”. Kasyan ha cominciato a 18 anni a studiare canto. Come una seconda vita, dopo quella di rifugiata in fuga dalla Georgia, da dove scappò a 9 anni in seguito ai primi conflitti separatisti. Oggi con i suoi colori scuri, i suoi occhi neri e la sua potente voce, è il soprano russo più promettente e conteso in Italia. “La mia bimba è nata in Italia”. Come anche il belcanto e l’opera, per la quale Kasyan sembra fatta apposta.