“Michelle Obama una scimmia coi tacchi”, bufera in West Virginia

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Michelle Obama “una scimmia con i tacchi”. Così la first lady è stata definita su Facebook da Pamela Ramsey Taylor, direttrice di una non profit finanziata con i fondi del governo della West Virginia, e per questo licenziata. Dopo l’elezione alla Casa Bianca di Donald Trump, la direttrice del Clay County Development Corp. aveva commentato su Facebook il passaggio di consegne tra l’attuale first lady e la prossima, Melania Trump: “Sarà così rigenerante avere di nuovo una first lady di classe, bella e dignitosa. Sono stanca di vedere una scimmia con i tacchi”.

Poco dopo, si è aggiunto il commento di Beverly Whaling, sindaca di Clay: “Hai reso migliore la mia giornata, Pam”. Il post è stato successivamente cancellato e le due donne hanno chiesto scusa per i commenti. Clay è un paese di 491 abitanti, secondo il censimento del 2010, da cui risulta che il 97,8% dei residenti è bianco; il 39,1% della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Dopo i due commenti, è nata una petizione per chiedere le dimissioni di entrambe, firmata da oltre 80.000 persone; al momento, Whaling non intende fare passi indietro. “Il mio post su Facebook può essere interpretato come razzista, ma non voleva esserlo in nessun modo e chi mi conosce lo sa. Ho espresso un parere personale sul fascino, non sul colore della pelle di una persona”, ha spiegato Taylor ai media locali, aggiungendo che sta valutando una denuncia per diffamazione contro ignoti per gli attacchi ricevuti. In West Virginia, dove un candidato democratico alla presidenza non vince dal 1996, Donald Trump ha conquistato il 68,7% dei voti (quattro anni fa, Mitt Romney ottenne il 62,3%).