“Mi sento pronto per affrontare il primo anno di F1 (guiderà la Haas, ndr), credo che sia uno stato d`animo necessario per far fronte a ciò che viene verso di te.
Sino a ora ho cercato di capire il più possibile, di dare risposte corrette. Ma so di essere lontano da una completa comprensione della macchina. I test servono a questo, anche se devi imparare molte cose in poco tempo”, le sue parole al Corriere della Sera.
Da questo punto di vista, i costanti confronti con il Kaiser non lo spaventano: “Non ho mai avuto problemi quando viene ricordato mio padre Michael, quando si cerca un paragone. Il fatto di avere a che fare con una figura rilevante credo sia un onore e uno stimolo. Per me significa impegno, cercare di dare il meglio, se possibile, non vivo tutto questo con pesantezza”, ha precisato Mick, sottolineando anche l`importante figura di sua madre Corinna, fondamentale per l`unità della famiglia, specialmente dopo l`incidente di Schumi sulle nevi di Meribel il 29 dicembre del 2013.
In questo contesto, tanto si è detto e si è scritto sul fatto che Lewis Hamilton sia riuscito a battere i record di Michael, sottolineando la grande forza della Mercedes. Schumi Jr. ha espresso, a tal proposito, un parere molto chiaro: “Quando guardiamo un campione che domina una intera epoca c`è il rischio di trascurare qualcosa di importante. Il lavoro enorme che richiede, quanto siano rilevanti le risorse, le energie e il talento applicati da quel campione che poi vince. Il discorso vale per Hamilton come per mio padre. Non c`è nulla di casuale dentro un grande successo. È un iceberg, del quale spesso vediamo solo la punta che affiora dall`acqua”. A questo punto non resta che far parlare la pista dall`anno prossimo, con la consapevolezza che sarà un anno di apprendimento e difficoltoso con una macchina non di primissimo piano, legata comunque alla Ferrari per il propulsore e anche per l`arrivo di alcuni tecnici (Simone Resta, tra quelli più importanti).