La nuova riforma nasconde un cambiamento per una determinata tipologia di lavoratori che ha creato tante delusioni.
Diventare insegnante in Italia è un percorso complesso, che richiede anni di formazione e spesso esperienze di precariato. L’iter per accedere all’insegnamento comprende la laurea, il superamento di concorsi e la frequenza di corsi di aggiornamento. Nonostante questo, molti insegnanti iniziano la loro carriera con contratti precari.
Il sistema delle supplenze e dei contratti a tempo determinato è una delle principali problematiche. Molti docenti, soprattutto nelle scuole secondarie, sono costretti a vivere con contratti brevi e senza certezze sul futuro. Solo dopo anni di precariato è possibile ottenere un posto stabile.
Gli stipendi degli insegnanti, inoltre, sono un tema di discussione costante. Nonostante la responsabilità del ruolo, gli stipendi sono considerati tra i più bassi rispetto ad altri professionisti con pari livello di istruzione.
La paga iniziale è spesso sotto i 1.300 euro netti al mese, con poche possibilità di crescita. Questo, unito alle difficoltà del precariato, rende la carriera docente poco attraente per molti giovani. Anche se, in questo esatto momento storico, gli insegnanti che attendono una chiamata sono moltissimi e la speranza per loro è di una importante riforma dell’istruzione.
La Carta del Docente è un’iniziativa del governo italiano che permette agli insegnanti di tutte le scuole di ogni ordine e grado di ottenere un bonus annuale per l’aggiornamento professionale. Ogni anno, ogni docente ha ricevuto una somma di 500 euro da spendere per attività che migliorano le proprie competenze.
Questi soldi possono essere utilizzati per acquistare libri, partecipare a corsi di formazione, acquistare software o strumenti tecnologici utili al proprio insegnamento. È un modo per supportare i docenti nel loro percorso di crescita e aumentare le loro attitudini e qualità nell’insegnamento.
La Carta del Docente è stata istituita nel 2016 dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), come parte di un programma di sostegno all’aggiornamento professionale degli insegnanti. Ogni anno, ogni insegnante ha ricevuto un importo di 500 euro da utilizzare per attività di aggiornamento professionale. La Manovra finanziari dell’attuale governo in carica ha apportato delle modifiche alla Carta del Docente. Infatti, l’importo non sarà più fisso di 500 euro, ma varierà ogni anno in base ad un decreto ministeriale per un massimo proprio di 500 euro.
A giustificare questo provvedimento l’estensione degli aventi diritto che adesso includono anche i docenti con contratto di supplenza annuale. La seconda importante modifica applicata da quest’anno, il 2025, è l’aumento dei fondi della copertura per questa misura. Infatti, sono stati stanziati circa 60 milioni di euro che verranno distribuiti tra tutti i docenti aventi diritto.