Migranti, in 7 giorni 26 morti e 6.500 salvati nel Canale di Sicilia
Prosegue senza sosta il flusso di migranti dalle coste africane verso l’Italia, che continua a portare con sé anche un carico di morti: nell’ultima settimana sono stati recuperati nel Canale di Sicilia 26 cadaveri – 23 solo negli ultimi tre giorni – e sono state tratte in salvo 6.500 persone. Si teme, inoltre, che un numero imprecisato di migranti siano annegati durante la traversata e scomparsi in mare.
Diciassette delle 26 vittime dell’ultima settimana arriveranno domattina a Palermo, a bordo di una nave di una organizzazione non governativa che ha partecipato ai soccorsi nel Mediterraneo centrale. Sulla nave vi sono oltre mille migranti tratti in salvo nei giorni scorsi. E’ approdata, invece, oggi a Napoli Nave Gregoretti, della Guardia Costiera, con a bordo 463 migranti ed il cadavere di una donna incinta, di 24-25 anni, recuperato tre giorni fa a bordo di un gommone. La nave ha attraccato al molo 21 della città partenopea: tra i migranti diverse donne e bambini, molti dei quali non accompagnati. Il numero di questi ultimi è stato superiore al previsto, al punto che l’amministrazione comunale ha rivolto un invito ad offrire indumenti, scarpe e materiale di igiene. Secondo i più recenti dati di Unhcr tra il primo gennaio e il 30 settembre di quest’anno hanno attraversato il Mediterraneo, più di 300 mila persone, delle quali più di 131 mila sono sbarcate in Italia, le altre in Grecia. I morti sono stati più di tremila. A partire dallo scorso settembre i flussi verso la Grecia si sono praticamente azzerati dopo la chiusura della rotta balcanica.