Scienza e Tecnologia

Migranti, arriva App per dare risposte mediche a chi fugge

Dalla collaborazione tra l’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) e la Fondazione IBM Italia è nata una App che ha l’obiettivo di assistere al meglio i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo che necessitano di cure lungo le tappe del loro viaggio. “People on the Move” (POM), che può integrare IBM Watson Analytics, supporterà il lavoro delle équipe MSF impegnate nei Balcani, in Sicilia o in nave per il soccorso in mare nel Mediterraneo. Utilizzando appositi tablet, gli operatori possono inserire in modo immediato i dati medici dei pazienti a prescindere dalla connessione. Tutti i dati raccolti in forma anonima confluiscono in tempo reale in un unico database.

MSF potrà così ottimizzare la propria risposta medico-umanitaria e rafforzare il proprio impegno perché a tutte le persone in fuga vengano garantite assistenza e condizioni di vita dignitose. “Le nostre équipe lungo le rotte della migrazione si trovano ad assistere gruppi numerosi di persone, in continuo movimento e in contesti mutevoli e precari, campi profughi improvvisati, cliniche mobili, porti o addirittura in mare – spiega Vittoria Gherardi, responsabile medico di MSF – questa tecnologia ci aiuterà a rispondere rapidamente nelle diverse situazioni ai bisogni medici dei nostri pazienti per aiutarli al meglio nei pochi momenti del loro viaggio in cui qualcuno si prende cura di loro”. La App è stata promossa dalla Fondazione IBM Italia nell’ambito del programma Impact Grants, un’iniziativa pro-bono che ha l’obiettivo di supportare le ONG mettendo a disposizione le competenze e gli strumenti tecnologici più avanzati. Progettata in base alle richieste specifiche dei medici e degli esperti di MSF, la App è stata sviluppata dal Smart Solution Lab di IBM basato a Roma utilizzando software IBM ed è ospitata nel SoftLayer Data Centre nei pressi di Milano. Dopo una prima fase di test, la App è oggi già in uso in tre progetti.

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