Migranti, garanzie Merkel per Conte ma è tensione con Macron

22 giugno 2018

Da un lato, la telefonata tra Giuseppe Conte e Angela Merkel che distende gli animi, dopo che mercoledì il presidente del Consiglio italiano aveva fatto filtrare che non avrebbe partecipato al pre-vertice di domenica a Bruxelles con un testo di accordo già preconfezionato. Dall’altro, un nuovo scontro a distanza tra Emmanuel Macron e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. È questo il clima che si registra a tre giorni dal summit tra otto paesi membri sul tema migranti.

Dopo l’irritazione di Palazzo Chigi, di fronte all’uscita di una bozza di un possibile accordo, è la Cancelliera tedesca a fare il primo passo telefonando a Conte. I contenuti della conversazione li rende noti il presidente del Consiglio su Facebook: “Ho appena ricevuto una telefonata dalla Cancelliera Angela Merkel – spiega – preoccupata della possibilità che io potessi non partecipare al pre vertice di domenica a Bruxelles sul tema immigrazione. Le ho confermato che per me sarebbe stato inaccettabile partecipare a questo vertice con un testo già preconfezionato”. Il premier fa sapere che “la Cancelliera ha chiarito che c`è stato un ‘misunderstanding’: la bozza di testo diffusa ieri verrà accantonata. Domenica al centro della discussione sull`immigrazione ci sarà la proposta italiana e se ne discuterà insieme alle proposte degli altri Paesi”.

La proposta italiana riguarderà soprattutto l’emergenza dei “primary movements” che il nostro paese “si ritrova ad affrontare da solo”, come aveva spiegato Conte al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ricevuto a Palazzo Chigi. L’Italia – lo ha ribadito Di Maio a Lussemburgo – vuole che l’Europa “ci aiuti a fare gli ‘hotspot’ nel Nordafrica, in modo tale da evitare le partenze. Li chiameremo centri di protezione: individuiamo dei luoghi dove queste persone possano trovare conforto e interfacciarsi con l’Unione europea”. Dopo la telefonata con Merkel, Conte annuncia che andrà al pre-vertice di domenica ma spiega che l’incontro “non si concluderà con un testo scritto”, bensì “solo con un summary delle questioni affrontate e sulle quali continueremo a discutere al consiglio europeo della prossima settimana”. E avverte: “Nessuno può pensare di prescindere dalle nostre posizioni”.

Neanche il tempo di rivedicare l’aver ottenuto l’accantonamento della bozza “precofezionata” sui migranti che scoppia una nuova polemica tra il governo italiano e il presidente francese. Macron tuona contro la “lebbra” populista e la risposta di Di Maio e Salvini non si fa attendere: paole “offensive e fuori luogo”, dice il leader M5s. “La vera lebbra – aggiunge – è l’ipocrisia di chi respinge gli immigrati a Ventimiglia e vuole farci la morale sul diritto sacrosanto di chiedere una equa ripartizione dei migranti. La solidarietà o è europea o non è”. Il ministro dell’Interno definisce quelli di Macron “insulti chiacchieroni”, li associa a quelli dello scrittore Roberto Saviano con cui oggi è scoppiata una nuova querelle, e assicura: “Non mi toccano”.

In questo scenario, intanto, scoppia il caso di una nuova nave con a bordo 224 migranti recuperati a largo delle coste libiche dall’associazione tedesca Lifeline con una nave battente bandiera olandese. Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, fa sapere che sarà sequestrata e trasportata in un porto italiano perché l’Olanda ha dichiarato che la nave batte la sua bandiera illegalmente. “Una nave fantasma, una nave pirata”, tuona Salvini dal palco di un comizio a Viterbo e, ovviamente, fa la voce grossa, più grossa del suo collega di governo M5s, annunciando che i migranti devono sbarcare a Malta, la nave portata in Italia per essere sequestrata e l’equipaggio arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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