Migranti, indagine della Procura su Ong. Il monito del Papa, l’affondo di Pennac: “Povera Europa”
MARE NOSTRUM Dall’1 gennaio a oggi sulle coste italiane sono sbarcati 9.456 migranti, +43,51% rispetto stesso periodo del 2016
Siamo già a quota diecimila migranti sbarcati sulle coste italiane dall’inizio dell’anno. Negli ultimi due gorni 2.500. Come sempre da Bruxelles solo chiacchiere, nessun atto concreto a sostegno dell’Italia. Solo solidarietà, che non basta. E’ notizia di oggi che in Spagna centinaia di migranti hanno preso d’assalto la barriera di sicurezza che separa il territorio marocchino dall’enclave iberica di Ceuta e circa cinquecento sono riusciti a superare le frontiere di Schengen. Un fenomeno inarrestabile. La corda rischia di spezzarsi. Il nostro Paese sembra non essere in grado di tenere il timone nelle mani: non ha né risorse, ma soprattutto né una politica responsabile in grado di battere i pugni sul tavolo a Bruxelles. A tutto ciò, si profila un fronte giudiziario che rischia di mettere benzina su un fuoco di per sè indomabile. La Procura di Catania ha avviato un’indagine conoscitiva al fine di capire chi sta dietro “piccole Ong che sono impegnate nel salvataggio di migranti con alle spalle ingenti capitali”. Un’indagine appena iniziata ma non sappiamo dove conduce.
IL PAPA “E’ vero – osserva Papa Francesco – non si può accogliere se non c’è possibilità, ma tutti possono farlo”. I dati del Viminale sono tutt’altro che confortanti: dall’1 gennaio a oggi sulle coste italiane sono sbarcati 9.456 migranti: sono il 43,51% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (6.589) e il 21,68% in piu’ rispetto allo stesso periodo di due anni fa (7.771). Nel Mare Nostrum solo nell’anno appena trascorso sono morte 5 mila 96 persone. Nel 2017 sono tra dispersi e deceduti sono stati 256 persone di cui 222 sulla rotta del mediterraneo centrale. In Italia, stando sempre al report del ministero dell’Interno, sono presenti 176.006 stranieri, di cui 138.011 presenti nelle strutture temporanee, 13.474 nei centri di prima accoglienza, 804 negli hotspot e 23.717 nel circuito Sprar (Sistema protezione richiedenti asilo rifugiati). La regione che ne ospita di piu’ resta la Lombardia (il 13%), davanti a Piemonte, Veneto, Lazio, Campania, Sicilia, dove sono l’8% ed Emilia Romagna, Toscana e Puglia (7%). Un bilancio drammatico che scuote persino il Vaticano. “Il mare nostro oggi è un cimitero”, dice ancora Papa Francesco, ricordando la sua visita a Lampedusa. Un monito all’Europa che da decenni non riesce a dare una risposta.
PENNAC Eloquente lo scrittore francese Daniel Pennac, secondo cui, i migranti sono “il ‘capro espiatorio’ del nostro tempo, delle paure, dell’incapacità di dare risposte vere ai problemi, della mancanza di energia morale dell’Europa. Una Europa e una Francia senza onore! Povera la mia Francia…”. “Si vaneggia di una invasione che non c’è – dice all’Agi il ‘padre’ di Benjamin Malaussene-, che serve solo ad alimentare paure e che nega la realtà di un continente, di una Francia in particolare che è sempre stata interessata da movimenti migratori, anzi da essi e’ stata segnata e costruita. Ecco perché la reazione cui stiamo assistendo è vergognosa”. Intanto, da Catania il procuratore Carmelo Zuccaro, in merito al lavoro sui trafficanti umani che organizzano viaggi della speranza dal Nord Africa, sottolinea che “non c’è alcun fascicolo aperto, ma soltanto un’analisi su un fenomeno che stiamo studiando da tempo sul proliferare di nuove e piccole Ong, non certo quelle importanti da tempo impegnate in una grande opera umanitaria”.
LE REAZIONI Ong che, per la portavoce dell’Unhcr Carlotta Sami, “negli ultimi due anni hanno salvato il 25% delle persone che sono state trovate in mare tra Libia e Italia”. Attacca Maurizio Gasparri (Fi): “Le Ong presenti nel Mediterraneo aiutano gli scafisti, ne incrementano gli affari ma sono anche responsabili della morte di tanti disperati. Più incentivi alle partenze vuol dire infatti anche più rischio di naufragi. Lo abbiamo detto da tempo e ora a certificarlo è Frontex”. Incalza il senatore leghista, Roberto Calderoli: “Secondo i dati del Viminale rischiamo di farci invadere da oltre 200mila immigrati in questo 2017”. E aggiunge: “Papa Francesco sostiene che dobbiamo integrarli tutti e ci indica come modello di accoglienza la Svezia, che a ogni immigrato ha dato lavoro… No, caro Santo Padre, intanto l’Italia, a differenza della Svezia, ha una disoccupazione generale oltre l’11% e una disoccupazione giovanile oltre il 40%, per cui il lavoro prima di tutto lo dobbiamo dare ai nostri, e poi se andiamo avanti cosi’, ad essere invasi con questo ritmo, con questi numeri, presto saremo noi a dover essere integrati da loro”.