Cronaca

Migranti, la Chiesa contro le politiche del governo giallo-verde

“Grazie a Papa Francesco per le sue profetiche parole sui migranti, in particolare a Lampedusa e a Lesbo. E alla Cei che ha emanato una nota breve ma molto efficace, dicendo che ‘come vescovi ci sentiamo responsabili e avvertiamo che la via per salvare la nostra stessa umanita’ passa dalla difesa di ogni vita, a partire da quelle di chi fugge da guerre, miseria e cambiamenti climatici'”.

Lo ha detto padre Alex Zanotelli, che ha celebrato questa mattina nella Cripta della Basilica di San Pietro, a conclusione del “digiuno a staffetta contro le politiche della Ue e del Governo sui migranti”. “Non possiamo accettare in silenzio che le persone muoiano a migliaia nel Mediterraneo e nel Deserto del Sahara”, ha spiegato il missionario comboniano invitando “i funzionari della Polizia alla disobbedienza civile per impedire che si possano deportare persone verso paesi dove rischiano la vita”. “Non possiamo accettare – ha affermato – la globalizzazione dell’indifferenza. Non e’ accettabile che un miliardo di persone su sette consumino il 90 per cento delle risorse”. All’omelia, padre Alex ha citato le parole del vescovo emerito di Caserta, monsignor Raffaele Nogaro.

“Basta con questa propaganda antiumana e diseducativa che sta facendo scivolare l’intero Paese verso la disumanizzazione”. All’offertorio i fedeli presenti (in maggioranza ragazzi dell’Agesci) hanno portato sull’altare anche dei fogli con i nomi di una parte dei migranti morti nel Mediterraneo negli ultimi mesi. “33 mila sono i morti accertati nei naufragi. Raddoppiateli per comprendere quelli morti nel deserto e vedete che razza di catastrofe abbiamo davanti”, ha commentato padre Alex. “Il digiuno – ha concluso – e’ stata la nostra maniera di reagire davanti alle ingiustizie fatte ai poveri”.

“Padre – ha poi invocato nella messa – ascolta questa preghiera: il grido dei deboli, dei migranti e dei poveri. Vieni presto a liberarli, te lo chiediamo per Cristo Nostro Signore. Accogli anche il nostro sforzo, affinche’ rafforzi la concordia tra tutti i suoi figli. E’ veramente bello lodarti e ringraziarti. per il dono della vita, per il dono di questo splendido Pianeta e soprattutto per il dono di Gesu’ che ha annunciato al mondo che tu sei Papa’, il padre di tutti”. Con una decisione importante e significativa, la celebrazione conclusiva del “digiuno a staffetta”, iniziato 10 giorni fa a piazza San Pietro e continuato fino a ieri davanti a Montecitorio, si e’ tenuta nelle Grotte Vaticane perche’ autorizzata dalle autorita’ del piccolo Stato, anche se ci sono state difficolta’ per i giornalisti che volevano accedere al rito, poi superate grazie ad un intervento della Sala Stampa della Santa Sede.[irp]

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