Politica

Migranti, l’Italia si sveglia e avverte l’Ue: “Pronti a chiudere i porti”. Bruxelles: pronti a fare di più

L’Italia si sveglia. Finalmente (forse) si è resa conto che l’annosa questione dei migranti non è più governabile. Il premier Paolo Gentiloni parla di di una vera “emergenza” e l’Ue non può “girarsi dall’altra parte”. E così Roma batte i pugni e avverte Bruxelles di essere pronta a chiudere i porti italiani alle navi straniere che effettuano i salvataggi. L’ipotesi circolava gia’ da qualche giorno ma oggi c’e’ stato un passo formale: l’ambasciatore italiano presso l’Ue, Maurizio Massari, ha incontrato il commissario agli Affari Interni, Dimitri Avramopoulos, e gli ha consegnato una lettera nella quale il governo italiano sottolinea che, a seguito dell’impressionante numero di arrivi di migranti di questi giorni, “la situazione ha raggiunto il livello massimo di sostenibilita’” per l’Italia con un serio “impatto sulla vita socio-politica del paese”. Basti pensare che, solo nelle ultime 48 ore sono stati salvati in mare 12.000 migranti, grazie all’azione di 22 navi, molte delle quali appartengono a organizzazioni non governative. Questi numeri, ha spiegato il rappresentante italiano a Bruxelles, “hanno portato al limite le capacita’ dell’Italia di gestione degli sbarchi. In queste circostanze potrebbe essere difficile per le nostre autorita’ permettere futuri sbarchi di migranti nei porti italiani”. Massari ha ricordato al commissario Avramopoulos che “gli sforzi profusi dall’Italia in questi anni sono stati enormi e sono andati ben aldila’ degli obblighi internazionali”.

“Oggi ho incontrato l’ambasciatore italiano presso l’Ue per discutere di come migliorare il nostro sostegno all’Italia”, ha riferito Avramopoulos dopo il colloquio. “L’Italia – ha riconosciuto il commissario – ha ragione quando afferma che la situazione riguardo ai flussi sulla rotta del Mediterraneo centrale è insostenibile, e gli stessi leader dei Ventotto lo hanno detto chiaramente venerdì scorso al Consiglio europeo”. “La Commissione – ha ricordato Avramopoulos – ha sempre sostenuto l’Italia nella sua gestione esemplare della crisi dei rifugiati, e continuerà a farlo. Siamo pronti a fare di più, e in particolare ad aumentare sostanzialmente il nostro supporto finanziario all’Italia se sarà necessario”. Da fonti di Bruxelles e’ trapelato che l’eventuale chiusura dei porti italiani potrebbe riguardare esclusivamente le Ong e le navi mercantili straniere che operano fuori dall’area di ricerca e soccorso italiana, la cosiddetta SAR (Search and rescue). Nessun impedimento, fanno notare a Bruxelles, potrebbe essere posto, invece, alle navi dei Paesi comunitari che partecipano alle operazioni Triton e Sophia. Per cambiare il mandato e le modalita’ operative di tali operazioni, servirebbe, infatti, un accordo “all’unanimita’” fra i Paesi partecipanti. Importante comunque la presa di posizione del capo della diplomazia europea, Federica Mogherini, che ha fatto sapere di dare pieno appoggio alle richieste italiane. Guardando al fronte interno, alla mossa del governo italiano e’ giunto subito il sostegno del segretario del Pd, Matteo Renzi. Quanto alle opposizioni, FI si e’ detta soddisfatta per la presa di posizione italiana, mentre la Lega si e’ limitata a dire che il governo ci e’ alla fine arrivato con tre anni e mezzo di ritardo.

Intanto, nei porti italiani continua l’arrivo dei migranti salvati nel Mediterraneo centrale: oggi sono arrivati quasi 2000. In particolare, oggi la nave Foscari della Marina Militare ha sbarcato a Pozzallo oltre 600 persone, a Cagliari la nave Victoria della marina militare spagnola è arrivata con oltre 900, mentre la nave Fiorillo della guardia costiera ne ha portati più di 400 a Crotone. Gli ultimi dati sui migranti sbarcati pubblicati dal Viminale parlano di 76.873 i migranti sbarcati dall’inizio dell’anno sulle coste italiane, con un aumento del 13,43% rispetto allo stesso periodo del 2016. I minori non accompagnati sono 9.761. Quanto ai porti maggiormente interessati dagli sbarchi, il primo per numero di arrivi, con 13.000, è Augusta. Seguono Catania (9.620), Pozzallo (7.161), Palermo (5.799) Reggio Calabria (5.606), Vibo Valentia (5.229), Lampedusa (5.168), Trapani (4.742). Intanto continuano i salvataggi in mare: oggi nel corso di cinque diverse operazioni sono stati salvati oltre 650 migranti al largo delle coste libiche, che erano a bordo di 4 gommoni e un barchino. Ieri il dispositivo di Sar ne aveva salvati oltre 1900, lunedì il bilancio era arrivato a cinquemila.

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