Meloni accusa: parte dell’Europa rema contro l’intesa con la Tunisia

Meloni accusa: parte dell’Europa rema contro l’intesa con la Tunisia
Giorgia Meloni
16 settembre 2023

Giorgia Meloni chiede all’Europa tutta di remare nella stessa direzione sul dossier migranti, sollecita il trasferimento alla Tunisia dei 250 milioni di euro previsti dall’accordo siglato dall’Ue col presidente Kais Saied, e allo stesso tempo invita Ursula von der Leyen a Lampedusa, annunciando misure straordinarie per far fronte al numero di sbarchi. Il flusso di migranti verso le coste europee, e prima di tutto italiane, è diventato insostenibile. E per questo il premier Giorgia Meloni ha deciso di parlare agli italiani con un video messaggio. 

 

Ue rema contro intesa

 

“La Tunisia fronteggia una grave crisi economica che inevitabilmente si ripercuote anche da noi”, e mentre il governo italiano coinvolgeva la Commissione Ue a un accordo di collaborazione con quel Paese per contrastare i flussi irregolari e sostenere l’economia tunisina, “purtroppo però, mentre l’Italia e una parte dell’Europa lavoravano in questa direzione, un’altra parte d’Europa si muoveva nella direzione opposta”. 

“Mi riferisco – ha spiegato Meloni – al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo, con il quale non si possono fare accordi, di dichiarare persino che la Tunisia non sarebbe un porto sicuro e quindi dove non è possibile rimpatriare i migranti irregolari o impedirne la partenza”. “A questo – ha concluso Meloni – si aggiunge il fatto che nonostante l’accordo firmato dalla Commissione Ue, i 250 milioni concordati non sono ancora stati trasferiti alla Tunisia”.

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E così il presidente del Consiglio ha annunciato che nel Consiglio dei ministri di lunedì “porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, limite che verrà alzato al massimo consentito dalla normativa europea ovvero 18 mesi e che non riguarda i richiedenti asilo per i quali oggi il termine massimo è già di 12 mesi e non sarà modificato”. Meloni ha detto che verranno realizzati nuovi centri di accoglienza. “Sarà dato mandato alla Difesa di realizzare nel più breve tempo possibile nuove strutture per i migranti in modo tale che siano sufficienti a trattenere gli immigrati illegali. Daremo mandato di realizzare queste strutture in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili”. 

 

Fermare le partenze

 

Il cambio di paradigma di fermare le partenze, chiesto dal governo italiano all’Ue, “come si realizza? – ha proseguito il presidente del Consiglio -. Come è scritto nei nostri programmi. Con una missione europea, anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nord Africa per fermare la partenza dei barconi. Verificare in Africa chi ha diritto o meno all’asilo e accogliere in Europa solo chi ne ha effettivamente diritto secondo le convenzioni internazionali”. A tal proposito Meloni ha spiegato di aver “scritto al presidente del Consiglio europeo Charles Michel chiedendogli di inserire all’ordine del giorno del Consiglio europeo di ottobre la questione migratoria. E’ mia intenzione in quella sede ribadire che è necessario avviare immediatamente una missione Ue per bloccare le partenze dei barconi”. 

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Insomma, rivolgendosi agli italiani, Meloni ha voluto sottolineare che “serve tempo, ma non abbiamo cambiato idea”. “Agli italiani voglio dire che non abbiamo cambiato idea: ci vorrà tempo, molto lavoro, pazienza e determinazione ma non abbiamo cambiato idea – ha continuato il premier -. Lavoriamo ogni giorno per mantenere l’impegno che abbiamo sottoscritto con voi e lavoriamo in ogni ambito compreso quello di ripristino della legalità e del contrasto all’immigrazione illegale”. 

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