Il primo atto formale ed esecutivo successivo alla dichiarazione dello stato di emergenza in materia di immigrazione deciso del Consiglio dei ministri, è stato compiuto oggi con due provvedimenti del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Oltre ad aver nominato Valerio Valenti, commissario per l’emergenza, Curcio ha emanato una ordinanza, la 984, con la quale impartisce le prime disposizioni urgenti per fronteggiare, in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, “lo stato di emergenza in conseguenza dell`eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo”.
L’ordinanza, che non avrà alcun valore nelle regioni a guida Pd, Campania, Emilia Romagna, Toscana, Valle d’Aosta e Puglia che non hanno sottoscritto l’intesa, prevede la possibilità di creare Hot spot e indica le modalità di ‘mobilità’ dei migranti fra le varie regioni. Il provvedimento di Curcio si fonda sulla delibera del Consiglio dei Ministri dello scorso 11 aprile, e parte dalla considerazione “che il territorio nazionale a partire dai primi mesi dell`anno in corso è stato interessato da un eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo, determinando un eccezionale accrescimento delle esigenze volte ad assicurare il soccorso e l`assistenza alla popolazione interessata” e che questo afflusso “in ingresso sul territorio nazionale sta determinando una situazione di grande difficoltà derivante dalla saturazione del sistema di accoglienza nazionale gestito dal Ministero dell`interno, con particolare riferimento all`hotspot di Lampedusa” e alle strutture di primissima accoglienza.
Per questo, grazie anche al primo stanziamento straordinario di 5 milioni di euro, ha affidato al Commissario delegato Valenti il compito di coordinare le attività volte all’ampliamento della capacità del sistema di accoglienza, con la creazione di seguito hotspot “anche in deroga allo schema di capitolato d’appalto approvato con il Decreto del Ministro dell’interno”. Inoltre, nelle more dell’individuazione di disponibilità di posti nelle strutture, coordinare, coinvolgendo i territori interessati, “l’attività per l’accoglienza delle persone migranti dell’interno o provvisorie, nelle quali sono assicurate le prestazioni concernenti il vitto, l’alloggio, il vestiario, l’assistenza sanitaria e la mediazione linguistico-culturale, anche in deroga alle disposizioni contenute nello schema di capitolato di gara” previsto dalle vigenti norme.
Il Commissario delegato, dovrà anche individuare le migliori soluzioni per assicurare la realizzazione di un servizio continuativo di trasporto marittimo e aereo, “da parte di vettori all’uopo individuati, dagli hotspot ai territori ove saranno individuati i centri e strutture di accoglienza e all’adozione dei conseguenti atti amministrativi e gestori”. Per svolgere i compiti affidati il Commissario delegato potrà avvalersi “dei Corpi ed Amministrazioni statali, di società a totale capitale dello Stato e di società da esse controllate”. In particolare potrà avvalersi delle strutture, dei mezzi e delle risorse umane delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine, per il trasporto delle persone migranti. Inoltre il Commissario delegato ed i soggetti attuatori dallo stesso individuato potranno, in deroga alle previsioni di numerose normative vigenti, fra le varie cose, affidare incarichi, procedere ad assunzioni a termine. L’intero elenco delle deroghe è contenuto nell’articolo 4 che riempie 4 pagine dell’ordinanza.