Migranti, Piantedosi: “In Italia non si entra illegalmente”

Migranti, Piantedosi: “In Italia non si entra illegalmente”
Matteo Piantedosi
16 novembre 2022

 “Le norme, le scrive il Parlamento”. Prima di entrare nella sua auto nel garage di Montecitorio, dopo aver illustrato alla Camera (in mattinata al Senato) la sua informativa sulla gestione dell’immigrazione, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, replica così a chi chiede se al Viminale stanno scrivendo i decreti con le nuove regole sulle navi delle Ong. Lo strumento che viene evocato in questi giorni è la ‘confisca’ dei mezzi navali delle organizzazioni umanitarie che non dovessero rispettare le norme e le leggi, riproponendo in pratica quanto preveda già il decreto Salvini bis.

L’informativa del titolare del Viminale si quindi è concentrata principalmente su due punti. Il primo. Non c’è stata nessuna volontà dell’Italia di volere e tanto meno cercare un ‘incidente’ diplomatico con la Francia sul tema immigrati. “La Ocean Viking – ha spiegato infatti Piantedosi ripercorrendo le tappe della vicenda della nave con gli immigrati che hanno portato alla crisi tra Roma e Parigi – si è diretta autonomamente verso le coste francesi. Una decisione, questa, non solo mai auspicata dalle autorità italiane ma che di fatto ha creato attriti sul piano internazionale, anche questi assolutamente non voluti dal governo con il rischio di ripercussioni sulle politiche migratorie a livello europeo”. La vicenda della Ocean Viking pone il tema che “le Ong non possono scegliere in autonomia i porti e i Paesi nei quali attraccare perché “non può essere un soggetto privato a scegliere in modo più o meno preordinato il Paese dove sbarcare i migranti, determinando con ciò stesso l’applicazione delle regole di Dublino sugli Stati di primo ingresso”.

 “Gli stessi Stati – ha rimarcato Piantedosi – che esortano l’Italia ad accollarsi gli oneri dell’accoglienza sono tra i fautori più intransigenti, in sede europea, del contrasto ai cosiddetti movimenti secondari e tra i principali oppositori al mutamento del regime di asilo di Dublino”. Sul tema dell’immigrazione il ministro ha precisato: “agiamo con umanità e fermezza. Non abbiamo nessuna intenzione di venire meno ai doveri di accoglienza, ma in Italia non si entra illegalmente”. L’altro punto dell’informativa è sulla inefficacia delle attuali politiche Ue nel campo dell’immigrazione e dell’accoglienza. “Il meccanismo di redistribuzione dei migranti non riesce a decollare. Serve una nuova politica europea realmente basata sul principio di solidarietà”. E questi sono tra gli argomenti che saranno nell’agenda di domani nella riunione dei G7 dei ministri dell’Interno in programma in Germania.

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