Milan-Inter 0-2, nerazzurri con un piede in finale

Avvio prepotente, risolvono in dieci minuti Dzeko e Mkhitaryan

inter

Un’Inter indemoniata nel primo tempo fa suo il derby d’andata delle semifinali di Champions League. Finisce 2-0 per i nerazzurri, che giocavano in trasferta. Martedì 16 maggio retour match in “casa” dell’Inter con i nerazzurri che hanno un piede in finale anche se l’atmosfera del derby toglie ogni certezza. L’Inter domina il primo tempo dell’euroderby d’andata e all’intervallo è meritatamente in vantaggio. Nel Milan pesa l’assenza di Leao. Nerazzurri aggressivi e determinati fin dal primo minuto. Dopo 8′ trovano il vantaggio con Dzeko, che con una bella girata al volo manda in rete su corner di Calhanoglu.

Passano 3′ e Dimarco da sinistra trova una traccia su cui si inserisce Mkhitaryan trovando un corridoio che lo porta dritto davanti a Maignan: 2-0. Altri 5′ e l’Inter sfiora il 3-0: botta impressionante da fuori di Calhanoglu, palo pieno, tiro di Mkhataryan, parata di Maignan, tiro di Barella, alto. Alla mezz’ora il Milan, troppo molle e distratto, perde palla nella sua area: Lautaro si infila e viene toccato. Per l’arbitro è rigore, il Var lo invita a rivedere l’episodio e Gil Manzano torna sulla sua decisione. Milan praticamente mai pericoloso e senza Bennacer dal 17′ (problema al ginocchio, dentro Messias). Nella ripresa non cambia il leit motiv: al 58′ Bastoni penetra indisturbato e poi serve Dzeko in verticale mettendolo davanti alla porta. Il bosniaco calcia a botta sicura e Maignan aprendo un piede mette in angolo. Il Milan si è salvato con una parata super del suo portiere. All’83’ Barella in contropiede difende il pallone e poi lo cede a Gagliardini che si era inserito bene in area. Poi però cerca un dribbling di troppo anziché il tiro, e perde il pallone.

Parla Inzaghi

“Abbiamo fatto un primo tempo straordinario, il risultato ci sta stretto per quanto creato”. Così Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, dopo la vittoria nell’andata delle semifinali di Champions League. “I ragazzi – continua – sono stati bravissimi a gestire una gara molto sentita, nel secondo tempo abbiamo gestito benissimo, a parte il tiro di Tonali, i cambi ci hanno dato una grandissima mano. Mi viene in mente De Vrij, un giocatore che non sbaglia mai la partita, entra da braccetto: a Roma e stasera è stato importantissimo per la squadra. Dobbiamo andare avanti così, è una serata positiva che ci soddisfa, sappiamo che manca ancora un pezzo per coronare un sogno in cui credevamo da agosto”. Sei giorni al secondo tempo. “Fortunatamente abbiamo già avuto una partita simile, quella col Benfica. Dovremo giocare di squadra, serate del genere sono merito di tutti insieme, dei ragazzi, dello staff, dei tifosi”.

Simone Inzaghi

Mkhitaryan e Dzeko fuori categoria: “Hanno fatto una grandissima partita, ho parlato dei subentrati perché, avendo giocato a calcio, so che è più difficile subentrare che cominciare la partita. Dzeko e Mkhitaryan sono stati splendidi come gli altri 13-14, ne avevo cinque o sei in panchina che aveva voglia di entrare. Un allenatore deve prendere tantissime decisioni, tutti i giorni, qualcuno si aspettava di giocare e non era probabilmente contento, ma hanno avuto grandissimo spirito e grandissima voglia. Manca ancora l’ultimo passo, ma è una squadra matura, che lo sa, che martedì sa che troveremo una squadra che vuole andare a Istanbul”. I rischi al, ritorno: “Beh, mancano ancora sei giorni, sappiamo di dover fare un piccolo passo ancora. Stasera è una serata vissuta molto bene, con i nostri tifosi che erano non minoranza ma ci hanno accompagnato da primo al novantesimo. Leao? È un grandissimo giocatore, abbiamo giocato tanti derby contro di lui: non stravolgerà il nostro piano partita”.

Cosa ha detto alla squadra prima di entrare in campo? Gosens ok già col Sassuolo? “Gosens è un guerriero, è un ragazzo straordinario. Ieri ha fatto il primo allenamento completo, ha avuto una lussazione importante e voleva esserci a tutti i costi. Dovrò valutare bene, l’infortunio è abbastanza importante, anche se voleva già esserci stasera. Mancano 72 ore, deciderò insieme ai medici sapendo che c’è una partita di campionato molto importante. Per quanto riguarda i ragazzi, siamo stati insieme da ieri a pranzo fino alla sera, abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi”. Ieri allenamento in grande leggerezza “Ieri eravamo sorridenti, prima del Benfica un po’ meno. In questi due giorni e mezzo li avevo visti molto rilassati, a volte sono segnali positivi e a volte no. Stasera sono stati bravissimi, sono contento della partita ma fra sei giorni ci sarà un altro match importantissimo”.

Parla Pioli

Stefano Pioli

“Dovremo avere un approccio energico, intenso e più qualitativo di oggi. Dobbiamo alzare il livello e mettere in campo una prestazione diversa da quella del primo tempo e più simile a quella del secondo”. Così Stefano Pioli a Prime Video dopo la sconfitta del Milan nella semifinale di andata di Champions. “I ragazzi sono consapevoli che il risultato non è quello che volevamo. C’è delusione e voglia di fare meglio al ritorno”. Sull’arbitro: “Ho visto in tante situazioni due pesi e due misure”. Leao ce la farà per il ritorno? “Vediamo. Oggi non era in condizione, vediamo tra sei giorni e la speranza è che giochi”.