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Mihajlovic esonerato, il Milan si affidata a Brocchi

Ora è ufficiale. Sinisa Mihajlovic non è più l’allenatore del Milan. Dopo la cena di ieri sera con il presidente rossonero Silvio Berlusconi è arrivato anche il comunicato ufficiale: “AC Milan comunica l’esonero del Signor Sinisa Mihajlovic dall’incarico di allenatore – è scritto nella nota – Al Signor Mihajlovic vanno i più sentiti ringraziamenti per l’attività fin qui svolta con impegno e correttezza. La conduzione tecnica della Squadra è affidata, fino al termine dell’attuale stagione, al Signor Cristian Brocchi al quale AC Milan rivolge i più cordiali auguri di buon lavoro”. Con l’esonero di Sinisa Mihajlovic e la guida della prima squadra del Milan affidata a Cristian Brocchi, tecnico della Primavera, i cambi in panchina in serie A salgono cosi’ a 14 dopo 32 giornate. Il primo dopo il sesto turno, con l’1 a 5 rimediato all’Olimpico contro la Roma che costa il posto a Castori al Carpi, che chiama Sannino. La decima giornata sancisce invece la fine dell’avventura di Delio Rossi sulla panchina del Bologna: a poche ore dalla sconfitta con l’Inter ecco l’esonero da parte del club rossoblu’ che a sostituirlo chiama l’ex ct azzurro Roberto Donadoni. Poi, dopo l’11esimo turno, la decisione del Carpi di tornare all’antico: via Sannino dopo il pari interno col Verona e ritorno di Castori. La 12^ giornata costa invece il posto a Beppe Iachini e Walter Zenga: nonostante la vittoria sul Chievo, il Palermo caccia il tecnico ascolano e ingaggia Davide Ballardini, mentre i blucerchiati, reduci dallo 0-2 con la Fiorentina, si affidano proprio all’ex allenatore viola Vincenzo Montella. Si arriva alla 14^ giornata e all’esonero in casa Verona di Andrea Mandorlini, che paga con il licenziamento la sconfitta a Frosinone e l’ultimo posto in classifica con 6 punti e nessuna vittoria in 14 gare. Al suo posto Gigi Delneri. L’ultimo turno del girone d’andata fa saltare due panchine: la Roma, reduce dall’1-1 col Milan e quinta in classifica a -7 dalla vetta, caccia Garcia e si affida a Spalletti mentre il Palermo vince a Verona ma cambia ancora e chiama Barros Schelotto al posto di Ballardini affiancandogli Giovanni Tedesco.

L’argentino si dimettera’ dopo la quinta di ritorno per problemi burocratici lasciando la guida della prima squadra al tecnico della Primavera Giovanni Bosi “con l’aiuto di Giovanni Tedesco”. Ma la sua avventura dura appena una gara: 1-3 interno col Torino, con Iachini richiamato al timone del Palermo. Ma Iachini non va oltre le tre gare in cui raccoglie un pari e due sconfitte, e dopo le critiche di Zamparini si dimette. Al suo posto Walter Novellino. Alla 29esima giornata l’Udinese perde in casa con la Roma e la societa’ esonera il tecnico Stefano Colantuono ingaggiando Gigi De Canio. Due turni dopo e’ il turno di Pioli: 1-4 nel derby della capitale e benservito dalla Lazio che promuove Simone Inzaghi che debutta col successo per 3-0 a Palermo. L’esordio dell’ex tecnico della Primavera biancoceleste arriva alla 32esima giornata, la stessa in cui il Milan perde in casa con la Juventus. Una sconfitta che convince il presidente Silvio Berlusconi a cambiare: via Mihajlovic, al suo posto l’ex centrocampista rossonero Cristian Brocchi, promosso dalla Primavera alla prima squadra. Nella passata stagione furono in tutto appena sette i cambi d’allenatore, il primo dopo il settimo turno con il Chievo che esonero’ Corini per affidarsi a Maran.

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redazione