Milan, ore di riflessione su Giampaolo. In pole, Garcia
Sacchi: non è colpa dell’allenatore. Squadra oggi non si allena
Per ora Marco Giampaolo resta sulla panchina del Milan ma ha finito i bonus a disposizione. Sabato contro il Genoa e’ la sua ultima spiaggia: o vince – contro l’altro traballante Andreazzoli – o e’ perduto. La proprieta’ – Gordon Singer domenica sera era a San Siro – preferisce non commentare l’allarmante situazione, con la squadra sedicesima in classifica, con appena un punto di vantaggio sulla zona retrocessione: i delegati del fondo sono convinti di aver allestito una dirigenza di alto livello e si fidano ciecamente delle valutazioni che faranno il Cfo Boban, il dt Maldini e il ds Massara – usciti dalla stadio a mezzanotte e mezza, dopo due ore di summit -, in un senso o nell’altro. La dirigenza, intanto, starebbe infatti gia’ valutando alcune alternative: Rudi Garcia il candidato forte, la coppia Shevchenko-Tassotti e’ una suggestione, Ranieri scalda poco i cuori, mentre Gattuso difficilmente sarebbe disposto a rimangiarsi le dimissioni di fine maggio.
Spalletti e Allegri appaiono inavvicinabili per ambizioni ed ingaggi ma sono a caccia di rivincite. Giampaolo oggi ha lasciato il giorno libero alla squadra e confermato per domani la ripresa degli allenamenti. Altri, probabilmente, avrebbero portato la squadra in ritiro per cercare di cementare il gruppo. “Sembra che non ci siamo mai allenati assieme”, la triste considerazione del tecnico dopo la Fiorentina. Lui, a suo modo, ha lanciato qualche messaggio: le sostituzioni di Kessie, Piatek e Suso – e la conseguente bordata di fischi – sono sembrate modi per stuzzicare il loro orgoglio. Senza uno straccio di gioco, non resta che quello.
Esonerare Giampaolo “sarebbe un errore doppio, che testimonierebbe un errore della societa’ e una mancanza di rispetto verso il professionista”. E’ il parere di Arrigo Sacchi sulla crisi del Milan che surclassato dalla Fiorentina “la prima cosa che ho pensato e’ che bisogna avere pazienza, perche’ ci sono molti ragazzi giovani e forse ancora poco maturi”. Sbaglia chi da’ tutta la colpa all’allenatore perche’ “lui ha gia’ dimostrato di esser bravo, anche con squadre piu’ deboli del Milan”. E allora di chi e’ la colpa? “Ci vuole pazienza, e’ una squadra ancora acerba” ha sottolineato Sacchi. Era dal 1938 che il Milan non perdeva cosi’ tante partite all’inizio del campionato: “Anche io ne persi tre, se e’ per questo”, conclude Sacchi.
Intanto, iIl direttore tecnico del Milan, Paolo Maldini, e’ stato premiato con il Tapiro d’Oro di ‘Striscia la Notizia’ per lo scarso rendimento della squadra in campionato. ”Son tanti anni – dichiara l’ex capitano rossonero all’inviato Valerio Staffelli – che non siamo al livello di una volta. E’ una sofferenza per chi ama questa squadra”.