“Alla base di tutto ci sia la scelta di quello che noi immaginiamo possa essere il futuro sviluppo della nostra terra. Non credo che dall’estrazione di idrocarburi e dalla violazione dei territori possa nascere lo sviluppo”. Lo ha affermato, durante il suo intervento in Commissione Ambiente all’Ars, la parlamentare regionale democratica Antonella Milazzo, promotrice dell’odierna convocazione della Commissione stessa in merito al “rischio trivelle”. “Il Pd e’ per la tutela del nostro territorio; chiediamo – prosegue Milazzo – che vengano apportate le necessarie modifiche al dl 133, appena convertito in legge, partendo da una differenziazione dei territori. E’ necessario avviare una seria azione di tutela del nostro mare, e in particolar modo delle zone come quella, ad esempio, delle Isole Egadi, in cui vigono aree marine protette, ove persino l’ancoraggio e’ vietato, e dove quindi appare quanto mai insensata una ipotesi di sondaggio ai fini dell’estrazione di idrocarburi. Tutto cio’ – continua la deputata del Pd – dovra’ portare il governo regionale ad un’azione forte nei confronti del governo nazionale partendo dal recepimento della Convenzione di Barcellona del 2011, che riguarda la protezione del Mar Mediterraneo dai rischi dell’inquinamento, e della Convenzione di Aarhus, volta a garantire ai cittadini il diritto alla trasparenza e alla partecipazione in materia di processi decisionali di governo locale, nazionale e transfrontaliero concernenti l’ambiente. I cittadini, infatti, devono poter esprimere un parere sull’idea di sviluppo che vogliono dare ai loro territori”.