Milik: “Momento speciale, essere alla Juve era il mio obiettivo”

Milik: “Momento speciale, essere alla Juve era il mio obiettivo”
Arek Milik
29 agosto 2022

“Questo è un momento speciale della mia vita. Era sempre stato il mio obiettivo giocare in un club così grande, questo è uno dei più grandi al mondo. Questo era il mio obiettivo, ora che sono qui voglio fare qualcosa di speciale, giocare, fare bene, fare tanti gol ed essere felice”. Parola di Arek Milik presentato ufficialmente come calciatore bianconero anche se aveva già fatto il proprio esordio subentrando a gara in corso contro la Roma al 77′ sul risultato di 1-1, poi definitivo. Milik arriva dal Marsiglia in prestito oneroso da un milione di euro con diritto di riscatto fissato a 7 milioni.

Sulla convivenza con Vlahovic dice: “Ho fatto due o tre allenamenti con la squadra. Anche ora non ci sarà tanto tempo per allenarsi. Posso giocare con due punte, lo facevo spesso in Nazionale con Lewandowski. Sono decisioni del mister, è lui che decide la tattica. Io farò tutto quello che posso negli allenamenti per farmi vedere e stare bene”. In passato già vicino alla Juve: “Sì, ero vicino. Ma le cose sono andate diversamente. Tante volte sono stato accostato alla Juve. Due o tre anni fa si poteva fare, ma alla fine non è successo. Non guardo spesso al passato, l`importante è il presente. Sono contento di questa scelta, di essere qui. Spero di fare tanti gol per questo club”. Ha lasciato la Serie A con la Juve che viveva scudetti di fila: “Penso che il livello in Serie A sia sempre stato alto, e ora è ancora più alto. Ora ci sono quattro o cinque squadre che lottano per lo scudetto, anni fa non era così. E questo lo rende ancora più difficile da vincere”.

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Fisicamente “sto bene, mi sento bene. Ho fatto 30 gol in 50 partite al Marsiglia ma non conta più. Il calcio moderno è così, conta quello che fai ora. Conta sempre la prossima partita. La gente non guarda più indietro, ora scriviamo pagine nuove. Sono un attaccante, il mio ruolo è attaccare e fare gol. Mi piace giocare da solo o con le due punte. La squadra comunque la sceglie il mister, decide lui”. Tornerà a Napoli: “La verità è che non ho guardato il calendario. Ora l’importante è giocare contro lo Spezia, quando giochiamo a Napoli non so. Cosa non ha funzionato a Napoli? Volevo andare via, le cose non sono andate come volevano tutti e sono finito fuori rosa. Quando ero a Napoli erano sempre partite speciali quelle contro la Juve. Non sono il primo e l`ultimo giocatore a vestire entrambe le maglie, ora gioco nella Juve ed è quello l’importante”.

Differenze e somiglianze tra Vlahovic e Lewandowski: “È difficile paragonare due giocatori. Dusan è molto giovane, ed è sicuramente forte. Lewandowski è in un altro momento della sua carriera. Sono entrambi forti. Per gli attaccanti parlano tanto i numeri, sicuramente Dusan può migliorare ancora tantissimo. Ha 22 anni, può fare ancora meglio, ha un grande futuro davanti a sé”. Infine l’amicizia con Szczesny: “Con Wojciech ci conosciamo da tanto tempo, dai tempi della nazionale. Da quando sono arrivato ho visto una buona atmosfera nello spogliatoio. Le infrastrutture qui sono incredibili, dallo stadio ai campi, al centro sportivo. Non devi pensare a nulla, è tutto organizzato, devi solo pensare a giocare. Qui non manca niente”.

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