L’hanno soprannominata “la miracolata del Bataclan”. Laura Croix, cantante di 31 anni, era al concerto degli “Eagles ofDeath Metal” al Bataclan quella sera del 13 novembre quando i terroristi hanno fatto irruzione nella nota sala concerti parigina aprendo il fuoco sulla folla di giovani fan. Centrata da sei colpi di kalashnikov all’addome e al petto, la giovane ha sfiorato la morte ma dopo un mese di coma, il 10 dicembre si è risvegliata e giorni fa ha parlato per la prima volta come ha raccontato il fratello al Sunday Times. Cantante del gruppo rock “The Draps”, Laura Croix ha subito dieci interventi chirurgici, fra cui una tracheotomia.
rivellata di colpi, una pallottola le si era fermata fra il cuore e i polmoni. Si era anche fratturata un braccio e l’anca e tagliata due dita. Il 10 dicembre la “miracolata del Bataclan” è uscita dal coma e si è messa a piangere quando ha sentito la voce della madre. Impossibilitata a parlare direttamente, ha prima comunicato con gli occhi. Dopo alcuni giorni, ha ritrovato la parola. “La prima cosa che voleva sapere è cosa era successo”, ha raccontato il fratello al Sunday Times. “Fa degli incubi terribili. Sa che molte persone sono morte e si fa mille domande”. Secondo delle confidenze fatte alla stampa inglese, Laura ricorda di aver sentito i membri del commando gridare “Allah Akbar” e di averli visti sparare poi “nel mucchio”. La famiglia spera che potrà tornare a cantare e a riprendere i concerti. Laura resterà in ospedale ancora un anno.