“A una grande emergenza, noi abbiamo risposto con una grande alleanza. Credo che da domani ci sarà più sicurezza nei cittadini sulle manovre da adottare e ci sarà la possibilità con interventi strutturali affinché l’emergenza non si ripeta più”.Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti mentre la pioggia non arriva e lo smog continua a soffocare le città italiane, annuncia la messa a punto di un decalogo condiviso da Regioni, comuni e ministero. Un decalogo inserito in un Protocollo discusso al Ministero dell’Ambiente e che prevede alcuni “adempimenti” che i sindaci dovranno adottare dopo sette giorni di sforamento consecutivi dei limiti di pm10, le polvere sottili, nell’aria. Tra questi: limiti al riscaldamento di 2 gradi negli edifici pubblici e privati; abbassamento dei limiti di velocità di 20 km/h nelle aree urbane (estese a tutto il territorio comunale); sostegno ai comuni per l’incentivo e gli sconti all’utilizzo del trasporto pubblico locale; limite all’utilizzo della biomassa per uso civile dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento. Galletti, ha spiegato: “Qui c’è un impegno del governo e delle Regioni a lavorare su un progetto che permetta entro breve tempo di arrivare a un sistema di incentivazione per la rottamazione delle macchine più vecchie, cioè fino agli euro 3 diesel. Penso sia un provvedimento importante, sia da un punto di vista ambientale che economico per il Paese”. Un investimento piuttosto corposo da parte del governo: “Le risorse programmate disponibili già in questo protocollo sono 405 milioni di euro”. Per Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni: “Incentivare la sostituzione dei mezzi privati e dei mezzi pubblici è importante per ridurre le emissioni di inquinanti e d’atmosfera”. Presente anche il sindaco di Torino e presidente dell’Anci Piero Fassino: “Siamo di fronte a un problema che non è esaurito sia per la criticità del momento, sia perché strutturalmente occorre consolidare i provvedimenti fin qui assunti. Di qui l’importanza dal passare dalla somma di provvedimenti da ogni singola città alla costruzione di una strategia e regia nazionale che rende omogenei gli interventi”.