Politica

Moldavia, popolo sostiene (per pochi voti) percorso europeo

Il popolo moldavo ha espresso la propria volontà, con la maggioranza che ha sostenuto il percorso verso l’integrazione europea. “Il popolo moldavo ha espresso la propria volontà e la maggioranza dei cittadini ha sostenuto il percorso europeo”, ha affermato la presidente moldava, Maia Sandu. Questa affermazione arriva all’indomani di un doppio appuntamento elettorale cruciale per il futuro della Moldavia, con il primo turno delle elezioni presidenziali e un referendum che ha sancito l’obiettivo di aderire all’Unione Europea nella Costituzione del paese. Il voto referendario ha visto prevalere, seppur con un margine esiguo, i favorevoli all’integrazione europea, con il 50,45% a favore del “Sì”.

Questo risultato rappresenta un segnale importante di direzione politica, in un paese che si trova a metà tra le influenze della Russia e dell’Occidente. Sandu, esponente europeista di centrodestra e leader del Partito d’Azione e Solidarietà (PAS), ha raccolto il 42,39% dei voti, attestandosi in testa dopo il primo turno presidenziale. Tuttavia, non è riuscita a ottenere la vittoria definitiva al primo turno, il che significa che dovrà affrontare il suo avversario principale, Alexandr Stoianoglo, nel secondo turno previsto per il 3 novembre. Stoianoglo, sostenuto dal partito socialista e storicamente allineato con la Russia, ha ottenuto il 26,31% dei voti.

Denunce di corruzione elettorale

In un discorso accorato, Sandu ha anche denunciato presunti tentativi di influenzare illegalmente il voto. Secondo la presidente, circa 150.000 elettori moldavi sarebbero stati corrotti per “attaccare la sovranità del paese”, un chiaro riferimento all’ingerenza esterna che ha a lungo pesato sulle dinamiche politiche moldave. “I nemici del nostro popolo vogliono dividere la Moldavia,” ha detto Sandu, riferendosi a “banditi” che tenterebbero di tornare al potere utilizzando la democrazia come punto debole.

Le autorità hanno già segnalato diverse violazioni nel processo elettorale, tra cui l’acquisto di voti, il trasporto organizzato di elettori russi, e addirittura episodi di teppismo. Inoltre, centinaia di arresti sono stati eseguiti nei giorni precedenti il voto, nel tentativo di arginare la corruzione elettorale. La polizia ha segnalato 34 episodi gravi, tra cui schede elettorali danneggiate o fotografate illegalmente, manifestazioni non autorizzate e altre irregolarità.

Un futuro verso l’Europa

Il referendum sull’integrazione europea, che ha visto il “Sì” prevalere con un risicato margine di soli 744 voti, rappresenta un risultato fondamentale per l’attuale governo moldavo. La Moldavia e l’Ucraina hanno formalmente avviato i colloqui di adesione all’Unione Europea nel giugno 2022, dopo aver ottenuto lo status di Paesi candidati. L’esito di questo referendum potrebbe accelerare ulteriormente questo processo, sancendo un chiaro orientamento politico verso Bruxelles, ma il percorso resta irto di difficoltà, sia interne che esterne.

Nonostante le sfide, Sandu si è detta fiduciosa sul sostegno della maggioranza del popolo moldavo nel secondo turno delle elezioni presidenziali. “Abbiamo la possibilità di scegliere un futuro europeo per la Moldavia”, ha dichiarato, invitando gli elettori pro-europei a sostenerla per garantire che il paese possa finalmente rompere con l’influenza russa e abbracciare pienamente l’Europa.

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