E pur confessandosi di fede ”monarchica e borbonica”, il conte d’Aragona ha ricordato che ”gli ultimi Savoia, per anni sono spesso stati al centro di scandali, inciampando su clamorosi errori. Ma sui Savoia -Aosta, da cui discende il principe Amedeo e il figlio Aimone, nulla da eccepire -ha concluso – Militari, eroi, hanno servito il Paese sino all’ultimo respiro, come è accaduto ad Amedeo di Savoia -Aosta, vicerè d’Etiopia, morto in Africa, prigioniero degli inglesi, accanto ai suoi soldati”. Giacinta Ruspoli (foto), figlia del grande Lillio (Sforza), candidata alle Comunali di Roma con una Lista Civica, non ha dubbi: ”sono antimonarchica e di fede profondamente repubblicana, sono per la democrazia. Del resto discendo da una famiglia che è sempre appartenuta alla nobilità ‘nera’, legata al Papa. No, quindi, ad una restaurazione monarchica e tanto meno a quella dei Savoia”. ”Più che ad un cambiamento ‘istituzionale’ del Paese oggi mi piacerebbe assistere ad un nuovo Rinascimento della mia città – ha aggiunto- Capitale abbandonata, degradata, dimenticata dalla politica. Partiamo dalle nuove generazioni. Ho 28 anni, sono un giovane avvocato. Speriamo di farcela”.
Anche per uno degli ultimi ‘gattopardi’ siciliani, Federico Gargallo, discendente di una della più antiche famiglie di Siracusa e dal ‘creatore’ delle ‘Rappresentazioni classiche’, il ritorno di una monarchia ‘savoiarda’, non è assolutamente auspicabile. ”Rispetto Amedeo d’Aosta, nipote dell’eroe dell’ Amba Alagi- ha detto Federico Gargallo – Ma i Savoia sono costati moltissimo al nostro Paese, anche e soprattutto in termine di vite umane”. ”Basti ricordare quello che è accaduto nel Meridione, prima dell’Unità d’Italia. La damnatio memoriae? Se la sono guadagnata da soli, anche se, confesso – ha ricordato ancora Federico Gargallo- sono stato felice quando Vittorio Emanuele IV e Emanuele Filiberto sono ritornati in Italia. Perché è giusto che i nipoti non paghino le colpe dei nonni. Per il resto – ha concluso – gli italiani hanno potuto sperimentare con i propri occhi di che pasta sono fatti i Savoia”.