Rcs ha ceduto a Mondadori la sua area Libri per 127,5 milioni di euro. L’operazione è stata approvata nella giornata di oggi dal consiglio di amministrazione. Le trattative tra le due società erano cominciate a metà febbraio, quando Mondadori fece la prima offerta non vincolante per l’area Libri del gruppo Rizzoli. Adelphi è stata esclusa dalla cessione: il 58% della casa editrice che fa capo a Rcs sarà infatti ceduto al socio Roberto Calasso. Nasce un “gigante” della letteratura, con quasi il 40% del mercato. Con la firma del contratto di acquisto di Rcs Libri, Mondadori porta sotto il suo controllo oltre a Rizzoli una serie di marchi storici dell’editoria italiana. Per questo l’operazione, da cui è stata esclusa Adelphi, dovrà avere il via libera dell’Antitrust. Da Bompiani a Einaudi ad Archinto, ecco le case editrici coinvolte. Soddisfatta Marina Berlusconi, presidente della Arnoldo Mondadori editore: “È un’operazione di cui siamo particolarmente orgogliosi. Un rilevante investimento, da parte di una grande azienda italiana, in un settore nobile e speciale come quello del libro”, ha dichiarato .
“La Mondadori, di cui la mia famiglia è l’editore da ormai 25 anni, torna a crescere e compie un passo cruciale verso una sempre maggiore solidità. Ma quello annunciato ieri sera è anche un investimento sul futuro del nostro Paese e sulla qualità di questo futuro. Le dinamiche del settore spingono in tutto il mondo gli editori ad unire le forze. Un processo che in Italia, dove gli operatori hanno dimensioni molto più piccole rispetto a quelli degli altri principali Paesi, risulta ancora più necessario. L’acquisizione della Rcs Libri va in questa direzione. (…) E soprattutto siamo determinati a mettere tutto l’impegno necessario per tutelare e valorizzare quel sistema di eccellenze editoriali e culturali di cui la Mondadori si trova al centro”. Non la pensa allo stesso modo Dario Franceschini che attacca a testa bassa: “Ho già detto come la penso sui rischi di questa operazione sul delicato mercato dei libri”. Poi sottolinea il ruolo dell’Authority: “Dal primo minuto ho sempre ripetuto che il governo non può e non deve intervenire. Sarà semmai l’Antitrust a valutare, nella sua totale indipendenza, l’operazione di acquisto”.
MONDADORI Il gruppo retto da Marina Berlusconi già guida il mercato dell’editoria, con una quota a valore del 26,5%, secondo dati Nielsen aggiornati al 2014. Ecco i suoi marchi.
– Edizioni Mondadori: il primo libro pubblicato risale al 1912. Oggi copre tutti i segmenti di mercato ed è il maggiore editore di libri in Italia, con una quota del 12,3%.
– Einaudi: fondata a Torino nel 1933, fu acquisita da Mondadori nel 1994. Nel gruppo è la casa editrice caratterizzata da impegno culturale e da cura della qualità.
– Piemme: fondata nel 1982, è entrata nel gruppo Mondadori nel 2003. Pubblica principalmente libri per ragazzi, oltre ad avere una forte produzione nel settore religioso.
– Sperling&Kupfer: fondata nel 1899, è tra le piu’ antiche case editrici milanesi. Fu acquisita al 100% da Mondadori nel 1995. Oggi pubblica narrativa, prevalentemente destinata al pubblico femminile, anche con il marchio Frassinelli.
– Electa: è dal 1945 il marchio dei libri d’arte.
RCS LIBRI Fa capo per il 99,99% a Rcs Mediagroup ed è il secondo editore in Italia, dietro a Mondadori, con una quota di mercato pari al 12,1% nel 2014. Ecco i suoi marchi.
– Rizzoli: è la casa editrice più generalista del gruppo, fondata nel 1927.
– Bur: è il marchio dei tascabili della Rizzoli. Pubblica classici della letteratura a basso prezzo.
– Bompiani: fondata da Valentino Bompiani nel 1929, è oggi diretta da Elisabetta Sgarbi ed edita principalmente volumi di narrativa e saggistica.
– Fabbri editori: fondata nel 1947, è la casa editrice dei libri per ragazzi e per l’apprendimento, spesso venduti in edicola.
– Marsilio: fondata a Padova nel 1961, ha pubblicato negli anni oltre 7.000 titoli in tutti gli ambiti. Dal 2000 Rcs ne detiene il 51% circa e salira’ al 95% prima della chiusura della vendita. Al suo interno c’e’, dal 2010, anche Sonzogno, la piu’ antica casa editrice coinvolta nell’operazione: ha 150 anni e si rivolge principalmente a un pubblico femminile.
– Archinto: fondata nel 1985, passa al gruppo Rcs nel 2003. È la casa editrice degli epistolari.