Arriva la seconda medaglia italiana ai mondiali di Cortina. È l’argento di Luca De Aliprandini, l`azzurro che mai era salito sul podio in vita sua e conosce il giorno più bello della carriera a 30 anni sulle nevi di casa. Dopo una grande prima manche, l’azzurro ha tenuto botta anche nella seconda, puntando soprattutto ad arrivare al traguardo senza particolari errori sulla pista Labirinti. Una tattica che ha pagato, con il crono fermato in 2’37″88, a 63 centesimi dal vincitore, il francese Mathieu Faivre.
Bronzo per l’austriaco Marco Schwarz (+0″87). Clamorosa caduta per Alexis Pinturault, grande favorito alla vigilia e in testa dopo la prima manche, fuori dai giochi dopo poche porte. Quella di De Alibrandini è la seconda medaglia in questi Mondiali dopo l`oro di Marta Bassino in parallelo. Ed è la 73esima nella storia azzurra ai Mondiali, la 43esima al maschile, ottava in gigante dopo gli ori di Zeno Colò (1950), Gustavo Thoeni (1972 e 1974) e Alberto Tomba (1996), i bronzi di Piero Gros (1974), dello stesso Tomba (1987) e Manfred Moelgg (2013).
Luca De Aliprandini
“Non so cosa dire, al traguardo si è vista l’emozione. E’ incredibile”. Questa la gioia di Luca De Aliprandini, argento nel gigante ai Mondiali di Cortina. “È sempre stato un tabù, quasi un peso – continua – Sapevo che era difficile, c’era meno visibilità. Ho cercato di mettere in pratica la mia tattica, ma non è stato facile. Anche nella prima manche non mi sentivo benissimo, eppure sono andato molto veloce. La neve era più segnata, è stata una gara tosta. Pinturault ha spinto molto e ha sbagliato. E’ un sogno vincere la medaglia nel Mondiale in casa a Cortina. Quasi non riuscivo a stare in piedi. Il lavoro ha pagato. È una rivincita per la squadra, considerata il brutto anatroccolo. Per tanti anni siamo stati insultati e presi in giro”.