Mondiali mezza maratona, Inglese 16esima a Cardiff
Veronica Inglese (foto) è la prima azzurra, ma anche la migliore europea, ai XXV Campionati Mondiali di mezza maratona di Cardiff (Gran Bretagna). La 25enne di Barletta, dopo una gara coraggiosa, conclude sedicesima in 1h10:59, a 2 secondi dal record personale siglato nell’edizione iridata del 2014 (quando a Copenaghen fu 22esima). In Galles vince la keniana Peres Jechirchir in 1h07:31 davanti alle connazionali Cynthia Limo (1h07:34) e Mary Wacera (1h07:54). In chiave azzurra è 38^ in 1h13:45 la rientrante Rosaria Console, seguita da Anna Incerti, oggi non nelle migliori condizioni, in 1h14:00. Le azzurre sono settime nella classifica a squadre dominata dal Kenya, che complessivamente vince 4 ori su 4. Fra gli uomini conserva il titolo con una grande prestazione (59:10 nonostante una caduta allo start e la pioggia battente nei chilometri finali) il keniano Geoffrey Kamworor che ha la meglio su Bedan Karoki (59:36) e sul paladino di casa Mo Farah (59:59). La gara vede Stefano La Rosa chiudere 25° in 1h04:05. La gara maschile è tutta da godere, Kenya contro Etiopia contro Mo Farah, e lanciata su ritmi di tutto rispetto.
Il campione in carica, Geoffrey Kamworor, rovina a terra durante la bagarre della partenza ma rientra in pochi chilometri, andando ben presto a guidare la corsa al fianco di Bedan Karoki. I passaggi sono da 14:10 – 27:59 – 41:41, con il britannico che, inseguendo in sesta posizione, fa segnare il record europeo dei 15km in 42:03. Peccato che dal 16° mille la leggera pioggia si trasforma in diluvio. Komworor sigla 56:06 al 20° km, lo segue Karoki mentre per il bronzo e’ battaglia fra Tola, Ayele, Farah and Cheprot. Sul traguardo oro e argento ricalcano quelli dei mondiali di cross, con Komworor a vincere in 59:10 (dando un impressionante dimostrazione di forza: senza pioggia a catinelle e caduta iniziale avrebbe tremato il record del mondo), Karoki secondo in 59:36 e Mo Farah a prendersi l’oro in volata, per gli applausi del pubblico, in 59:59 (59:32 suo primato europeo di Lisbona). Seguono Ayele (59:59) e Tola (il primo sopra l’ora in 1h00:06). Diversi i passaggi di Stefano La Rosa: con 14:49 – 29:40 – 44:38 sembra poter chiudere sotto l’1h03, ma non appena la pioggia si intensifica il grossetano comincia a perdere vistosamente terreno, scivolando dal ventesimo al 25° posto fino al 1h04:05 finale (1h00:33 ai 20km).