Economia

“I lavoratori si sono autolicenziati”

I lavoratori di Alitalia, votando no al referendum sull’accordo per il rilancio della compagnia aerea, si sono “quasi autolicenziati”. E’ netto l’ex presidente dell’Alitalia, Luca Cordero di Montezemolo. In pratica, “aver detto di no a due miliardi di aumento di capitale e alla possibilità di un nuovo management, aver detto di no alle banche e a Etihad, che credevano nel futuro di Alitalia, vuol dire autoeliminarsi. E comunque vada a finire, mantenere questi livelli di occupazione sarà un problema”. Per Montezemolo “ci sono due errori” dietro la crisi dell’Alitalia: “uno di managerialita’ da parte di Etihad e l’altro da parte del governo”. Nel dettaglio, gli errori di Etihad “sono stati tre”. Il primo “alla vigilia del fallimento non aver preteso dal governo e dal sindacato un forte intervento per prendere il toro per le corna; due aver inviato in Italia dei dirigenti di primo livello, alcuni dei quali inadeguati, e soprattutto che non conoscevano il Paese – vediamo che ci sono aeroporti come Venezia Bologna e Catania fondamentali su cui l’Alitalia non c’e’ – il terzo errore, forse il piu’ grave, e’ non essersi resi conto che il problema di Alitalia non e’ solo economico, se arrivasse Paper de Paperoni con i miliardi non cambierebbe la situazione se non si modifica il modello di business”. Tra gli errori del governo, quello di pensare che “e’ un problema risolto adesso, ci pensera’ Etihad e le banche”.

E sono proprio le banche “l’altra cosa anomala in Alitalia in quanto  e’ posseduta al 51% dalle banche e un’azienda industriale di servizi non puo’ essere nelle mani delle banche”. E ancora. L’ex presidente della compagnia si dichiara stupefatto dal ‘no’ al referendum sull’accordo per il salvataggio da parte dei dipendenti, che di fatto ha portato al commissariamento. “Si sono quasi auto licenziati. Aver detto di no a 2 miliardi di euro di aumento di capitale, aver detto di no a un nuovo management, aver detto no a banche e Etihad che credevano nel futuro di Alitalia, vuol dire autoeliminarsi” ribadisce.  Tuttavia, l’esperienza di Etihad con Alitalia potrebbe non essere del tutto conclusa, nonostante il commissariamento della compagnia aerea, in quanto, sempre per Montezemolo “Etihad è un discorso ancora aperto, vediamo”. L’ex presidente dell’Alitalia auspica che “i commissari possano fare un buon lavoro, si tagliano dei costi. Non so se potrebbero rientrare, dobbiamo vedere come vanno le cose”. In campo anche il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, secondo il quale “questo è un momento in cui si parla poco e si lavora molto. I commissari stanno facendo il loro lavoro, più di questo non voglio dire”. Intanto, i tre commissari straordinari della ex compagnia di bandiera, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari, sono a lavoro. I tre uomini nominati dal governo dovrebbero insistere sulla continuità aziendale. Secondo quanto si apprende, domani Gubitosi, Laghi e Paleari annunceranno che Alitalia non smetterà di volare per tutta l’estate e oltre, e continuerà a vendere regolarmente i biglietti. La road map per la ricerca di un compratore della ex compagnia di bandiera, che nel 2016 avrebbe registrato una perdita di circa 500 milioni di euro, comincerà con la pubblicazione del bando, atteso entro metà maggio. Entro metà giugno potrebbero quindi arrivare le prime manifestazioni di interesse, mentre le due diligence su offerte non vincolanti sono previste entro giugno. È probabile che a questi ritmi le vere e proprie offerte vincolanti siano rese note in settembre.

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