Moratti saluta Terzo Polo e sceglie Forza Italia. Tajani: noi il perno

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L’ex sindaca di Milano: “Alle Europee non corro”. Guiderà la Consulta del segretario azzurro

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Addio al Terzo Polo, Letizia Moratti torna nel centrodestra e prende la tessera di Forza Italia: guiderà la “Consulta del Segretario”, l’organismo che ha il compito di elaborare studi e approfondimenti per consigliare le scelte del partito guidato da Antonio Tajani. L’annuncio arriva con una conferenza stampa alla Camera: insieme al segretario e all’ex sindaca, ci sono anche due fedelissimi di Tajani, il capogruppo a Montecitorio Paolo Barelli e il coordinatore lombardo Alessandro Sorte. L’altra capogruppo ed ex coordinatrice lombarda di Fi, Licia Ronzulli, fa invece una breve nota: “Bentornata, saprà dare apporto determinante”.

Dopo la sfida alle Regionali lombarde col Terzo Polo, contro il candidato del centrodestra Attilio Fontana, Moratti torna dunque a casa, nella coalizione che l’ha sostenuta prima come sindaco di Milano, poi come vicepresidente della Lombardia. E proprio la forza di Moratti in Lombardia e a Milano, oltre alla sua esperienza, è uno degli elementi che Tajani sottolinea prensentandola. La regione dove più dura sarà la battaglia di FI col Terzo Polo, che in quella circoscrizione vedrà correre Matteo Renzi. In predicato fino a pochi giorni fa di far parte del listone centrista alle Europee, Moratti sceglie invece gli azzurri, anche se per ora non lancia la sfida: “Non sarò candidata alle Europee”, assicura.

 

Il tema europeo la motivazione

 

E Tajani le fa eco: “Letizia non è interessata alle poltrone”. Tuttavia, il tema europeo è quello che Moratti adduce come motivazione principale per la rottura con gli ex alleati: “Renzi e Calenda stanno con Renew Europe, io mi sento vicina ai Popolari. L’ho chiarito anche con loro, sul tema della collocazione europea non ci siamo trovati. Lo dico con rispetto nei confronti di Renzi e Calenda cui va la mia stima e gli auguri per il loro percorso politico ma io mi ritrovo nei valori liberal democratici e cristiano sociali del PPE”. E sulla collocazione europea Tajani marca ancora una volta le distanze dalla Lega: “Siamo alleati in Italia con la Lega, se intende partecipare a una maggioranza Ue siamo ben lieti, ma ribaduisco che non possiamo fare alleanze con forze che contraddicono i nostri valori: nè con AfD nè con il partito di Le Pen”.

 

Il legame con il Cav

 

Intanto il lavoro di Moratti, ha spiegato Tajani, si concentrerà su tre argomenti: “L’ambiente, per individuare una terza via tra negazionismo e ambientalismo ideologizzato; la tutela di giovani e persone con fragilità; la crescita”. Su questo, insieme alle altre “personalità di prestigio”, tutte nominate dal segretario, che comporranno la Consulta, elaborerà “in sintonia con i nostri Dipartimenti e i nostri gruppi parlamentari, indicazioni e proposte, studi e approfondimenti”. E quando parlerà “lo farà a nome di Forza Italia”. Moratti si lancia in questa nuova esperienza “con grande convinzione e senso di responsabilità” ricordando il suo legame col presidente Berlusconi, “sono sempre stata con lui, figura straordinaria per il nostro Paese”.

La strada, per Tajani, per fare di Fi “la pietra angolare del sistema politico italiano, punto di riferimento dei tanti italiani che non vanno a votare, con un ruolo di stabilità, credibilità, responsabilità”. Un partito che “si allarga” a chi ne condivide i valori, senza però imbarcare “personaggi in cerca di autore”. E puntare così al 20% alle prossime elezioni politiche: “Non scherzavo affatto quando ho detto che l’obiettivo delle prossime politiche è il 20%: è un obiettivo assolutamente raggiungibile”.