Morgan e l’addio ad “Amici”: ‘I ragazzi come schiavi’
L’artista è tornato a parlare del talent della De Filippi
Continua non senza polemiche l’addio di Morgan alla trasmissione “Amici” di Maria De Filippi. L’artista dopo le parole è tornato a parlare sia in un’intervista al Fatto Quotidiano, sia in una sua lunga diretta sulla sua pagina Facebook. Morgan stavolta ha sottolineato le condizioni di vita dei giovani concorrenti definendoli addirittura “come gli schiavi di un galeone” in un ambiente simile a quello “di un lager nazista”. “I ragazzi, molti dei quali sono minorenni – spiega Morgan – vivono per settimane in questa casa senza finestre, dalle pareti spoglie in cui non ci sono né pianoforti né chitarre. Sono filmati tutto il giorno, anche in bagno. Non ci sono didatti o persone formate ad aiutarli a gestire la pressione, lì ci dovrebbero mandare gli assistenti sociali a controllare”. Poi fa il paragone con X-Factor, altro programma in cui è stato coach: “Lì era una cosa diversa: c’era un regolamento, ad Amici invece no, non c’è niente. Qui i ragazzi nemmeno me li facevano incontrare, mi bloccavano prima negli uffici e mi sommergevano di parole: “Non va bene questo, non va bene quell’altro” e facevano così anche con i ragazzi. Ti credo che poi quando gli portavo le canzoni questi mi dicevano “Non le voglio fare”, io volevo raccontarglierle ma non si poteva. Sono arrivati a dirmi: “Dei Pink Floyd non ce ne frega un cavolo”. “Non me ne ero accorto, ma ero a “Palazzo”, a Mediaset l’azienda responsabile dell’abbattimento culturale in italia nell’ultimo decennio. A loro della musica non gliene frega niente, a loro gli fa schifo. Rai, svegliati riportiamola dove deve stare” conclude Morgan.