Morta Laura Biagiotti, “la gran signora” della moda italiana

26 maggio 2017

E’ morta nella notte la stilista Laura Biagiotti. Era ricoverata in condizioni gravissime da mercoledì sera all’ospedale Sant’Andrea di Roma, dopo un arresto cardiaco che aveva provocato un danno cerebrale. Nata a Roma il 4 agosto 1943 Laura Biagiotti è stata, assieme a Krizia, una delle poche stiliste donne a guidare il Made In Italy alla conquista dei mercati globali. “Grazie di tutto! Per sempre noi”, ha twittato la figlia Lavinia, vice presidente del gruppo Biagiotti. Per il New York Times era la “regina del cachemire”, per tutti gli altri Laura Biagiotti era “la gran signora” della moda italiana, elegante nei suoi classici abiti bianchi e discreta. Romana, 73 anni, la stilista apprezzata in tutto il mondo per i suoi capi dallo stile morbido “come una carezza”, e’ morta venerdi’ mattina, due giorni dopo essere stata colpita da un arresto cardiaco. Sua figlia Lavinia, che con la mamma dirigeva la maison, ha voluto salutarla cosi’ su Twitter: “Grazie di tutto. Per sempre noi”. Ad accompagnare il messaggio, una foto delle due donne al termine di una sfilata. Per Laura, la strada nel mondo della moda la traccia sua madre Delia Soldaini, titolare di una sartoria sulla via Salaria, a Roma.

Laura, che aveva studiato archeologia cristiana, si avvicina alla macchina da cucito negli anni ’60 proprio nell’atelier della mamma, concentrandosi in un primo momento sull’attivita’ di export con la Germania e gli Stati Uniti. Nel 1966 firma la sua prima collezione per Schuberth. Qualche anno dopo apre la casa di moda Biagiotti e nel 1972 sfila la prima collezione che porta il suo nome. E’ l’inizio di una carriera lunga oltre 50 anni che la portera’ in terre allora sconosciute per il mondo della moda occidentale: nel 1988 una ventina di modelle cinesi calcano le passerelle di Pechino con indosso le sue creazioni e Laura diventa la prima stilista italiana a sfilare in Cina, Paese da cui da anni importa quel filo di cachemire che l’ha resa famosa nel mondo.”Ricordo – scrivera’ la Biagiotti – il sorriso enigmatico delle 20 modelle cinesi eleganti e flessuose che hanno sfilato i miei abiti; i reportage di moda tra una folla curiosa e divertita sotto il ritratto di Mao a Piazza Tien Ammen e nella Citta’ Proibita; la visita nella casa del fratello dell’Ultimo Imperatore Pu Yi, ultimo rappresentante della dinastia Ching. La sfilata in Cina e’ un regalo che ho voluto farmi in un momento di riflessione e che si e’ trasformata in un momento fondamentale della mia vita”. E la Repubblica popolare la ringraziera’ conferendole il premio “Marco Polo”. Nel 1995 la storia si ripete a Mosca: la Biagiotti e’ la prima italiana a sfilare al Cremlino. Nel frattempo, nel 1992, a New York, porta a casa il titolo di “Donna dell’anno”. Non dimentica mai il suo amore per l’arte al punto da acquistare agli inizi degli anni ’80 il Castello di Marco Simone a Guidonia con l’intento di restaurarlo. Da allora l’edificio e’ la sede dell’atelier Biagiotti. Ed e’ proprio li che mercoledi’ sera e’ stata colpita dal malore che le e’ stato fatale.

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