E’ morta nella notte in un clinica di Roma la giornalista Silvia Tortora, figlia di Enzo Tortora e della sua seconda moglie Miranda Fantacci. Silvia Tortora, 59 anni compiuti a novembre scorso, nel 1985 ha collaborato con Giovanni Minoli a “Mixer” e dal 2004 a “La storia siamo noi”. Dal 1988 al 1997 ha lavorato per il settimanale Epoca. Nel 1999 si aggiudicò il nastro d’argento al Festival di Taormina come “miglior soggetto cinematografico” con il film di Maurizio Zaccaro “Un uomo perbene”. A partire da giugno 2009 ha condotto Big insieme ad Annalisa Bruchi, in onda su Rai3 in otto puntate. Nel 2002 ha curato il libro ‘Cara Silvia’, edito da Marsilio Editore e nel 2006 ha pubblicato ‘Bambini cattivi’, sempre con Marsilio Editore. Dal 1990 era sposata con l’attore francese Filippe Leroy da cui ha avuto ha avuto due figli, Philippe e Michelle.
Il cordoglio
“Il giornalismo italiano di qualità perde una dei suoi migliori interpreti. Con Silvia Tortora se ne va una brava giornalista, un’ottima scrittrice, ma anche una testimone equilibrata e corretta di una fase storica difficile come fu quella della condanna al Padre Enzo Tortora e la sua morte”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ricorda la figura della giornalista e scrittrice Silvia Tortora, morta prematuramente nella notte. “Ai suoi famigliari, a chi le ha voluto bene e a chi ha avuto la fortuna di lavorare con lei – dice Zaia – esprimo le mie più sincere condoglianze”.
“Silvia Tortora ha sempre auspicato che il martirio di Enzo portasse a una riforma della giustizia che purtroppo non ha potuto vedere e che è stata per tutta la sua vita fonte di ‘amarezza e disgusto’. Il Partito Radicale, nel porgere le condoglianze alla famiglia, ai parenti ed amici, continua a mantenere viva la lotta per una giustizia giusta. Avevi ragione Silvia. Enzo era un uomo per bene e il Partito Radicale su questo non ha mai avuto dubbi, fin dai primi momenti dell’arresto. Avevi ragione, Silvia, anche quando sostenevi che dopo 30 anni la giustizia e il sacrificio di Enzo erano stati vani. Noi, ancora oggi, in nome di Enzo, proviamo a cambiare questa giustizia con il referendum. Per Enzo, per te, per milioni di cittadini vittime di un sistema feroce”. Lo dichiarano Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale.
“Tutta la mia vicinanza alla famiglia Tortora per la prematura scomparsa di Silvia. Scrittrice e giornalista seria dalla grande umanità, ha saputo raccontare la storia del nostro Paese e si è battuta, in memoria del profondo torto subito dal padre Enzo, contro ogni forma di giustizialismo”. Lo scrive su Facebook il Presidente di Italia Viva e Vicepresidente della Camera Ettore Rosato.
“Mi addolora profondamente la scomparsa prematura di Silvia Tortora, una donna che ha vissuto tutta la sua vita portandosi dietro il dolore insanabile dell`inaccettabile vicenda processuale di suo padre, ucciso dalla mala giustizia italiana”. Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato. “Nel giorno della prematura scomparsa di Silvia Tortora dobbiamo riflettere sulla necessità di riformare la nostra giustizia, una riforma che, come Lega, insieme al Partito Radicale, stiamo portando avanti attraverso i nostri sei quesiti referendari, che il 15 febbraio saranno sottoposti al giudizio della Corte Costituzionale per i requisiti di costituzionalità”, sottolinea Calderoli.
“La scomparsa prematura di Silvia Tortora, grande giornalista, conduttrice e scrittrice, mi addolora profondamente. Il mondo dell`informazione e del giornalismo perde oggi una validissima professionista. Giungano alla sua famiglia le mie più sentite condoglianze”. Così Giuseppe Moles, sottosegretario all`Editoria e vice Presidente dei Senatori di Forza Italia.
“La prematura scomparsa di Silvia Tortora rinnova il dolore mai sanato per un orrore giudiziario che colpì suo padre Enzo e che ha costituito una delle pagine più buie della giustizia italiana. Su quella storia Silvia, insieme a Gaia, si è formata combattendo tutta la sua vita per una riforma ancora negata. Il giornalismo e il garantismo perdono con lei un esempio di solare impegno e determinazione. Il mio pensiero più caro va a tutta la sua famiglia”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.