Dopo la morte di Sacchi Princi disse: “Facciamoci una birra”. Il padre di Luca, Anastasia ci ha dato codici banca errati
Alfonso Sacchi è stato sentito come testimone dai pm di Roma che indagano sull’omicidio del figlio ucciso con un colpo di pistola alla testa
“Mio cugino Massimo mi ha raccontato che quando ho dato la notizia della morte di Luca, Giovanni Princi (l’uomo finito in carcere perche’ accusato del tentativo di acquisto di droga – ndr) ha detto: ‘vabbe’ allora se e’ morto andiamo a farci una birra e un panino, che sto morendo di fame'”. E’ quanto afferma Alfonso Sacchi, padre di Luca, sentito come testimone dai pm di Roma che indagano sull’omicidio del figlio. Il verbale e’ stato depositato dalla Procura in occasione dell’udienza davanti al Riesame. “Penso che Princi portasse Luca con se per farsi sicurezza – aggiunge il padre -. Luca era molto alto, in perfetta forma fisica, inoltre era un patito di arti marziali, cio’ non di meno, gli ho sempre insegnato la pazienza e l’autocontrollo”.
Luca è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa nella sera tra il 23 e il 24 ottobre scorso davanti al John Cabot, pub in zona Appio, nella Capitale. Sempre Alfanso Sacchi, nel corso della testimonianza, sottolinea che iIl conto di Luca non era cointestato, ma Anastasia aveva i codici e poteva operare tranquillamente. Quando Luca e’ deceduto le abbiamo chiesto i codici, ma lei me ne ha mandato solo alcuni che non funzionavano. Anche quando abbiamo chiesto i codici per l’home banking e la gestione online della casa vacanza ci ha dato codici che non funzionavano. Tant’e’ che gli abbiamo dovuti cambiare tutti”. Parlando del conto corrente del figlio, Alfonso Sacchi afferma: “Io penso che vi fossero tra i 15 ed i 20 mila euro. Ora ce ne dovrebbero essere circa 16 mila, ma non ho notato movimenti particolari, sospetti o ingenti. L’unico movimento un po’ piu’ grande e’ stato un prelievo di 4 mila euro il 10 ottobre. Ma quel giorno mi servivano duemila euro liquidi per coprire la rata del mutuo e li ho chiesti temporaneamente a Luca, che di fatto ne ha prelevati quattro mila”.
L’AUDIO
“Sentimi, sto con un amico mio…bello fulminato…ma se, invece, mi vengo a prendere quella cosa che mi hai detto ieri e glieli levo tutti e settanta? Poi ti faccio un bel regalone”. E’ il testo completo del dialogo intercettato tra Valerio Del Grosso e Marcello De Propris alcuni minuti prima dell’omicidio di Luca Sacchi. L’audio, diffuso dal Gr1 Rai, e’ stato depositato dalla Procura di Roma in occasione dell’udienza davanti al Riesame. Del Grosso, autore materiale dello sparo, chiede a De Propris se puo’ andare a prendere da lui la pistola poi utilizzata per uccidere Sacchi. Intenzione di Del Grosso e’ impossessarsi dei settantamila euro, presenti, secondo l’accusa, nello zaino di Anastasia e che sarebbero serviti all’acquisto di 15 chilogrammi di droga.