Cronaca

Morto Ciarrapico, editore ed ex presidente della Roma. Era malato da tempo

E’ morto stamane a Roma Giuseppe Ciarrapico, 85 anni. Era malato da tempo e ricoverato nella clinica Quisisana nel quartiere Parioli della capitale. Giuseppe Ciarrapico, è cresciuto in Ciociaria. E li aveva il centro delle sue attività imprenditoriali concentrate principalmente nel settore dell’editoria e nella gestione delle terme di Fiuggi, allargando i suoi interessi anche al settore delle cliniche. In gioventù era stato un simpatizzante fascista, ma poi negli anni si era avvicinato alla corrente andreottiana della Dc, senza tuttavia abbandonare i rapporti con il segretario missino Giorgio Almirante. Negli anni ottanta divenne presidente delle terme di Fiuggi. Soprannominato in quegli anni il “Re delle acque minerali”, proprio per la proprietà delle grandi terme, organizzò un premio internazionale il Premio Fiuggi, che vide la presenza del presidente sovietico Michail Gorbačëv, in quegli anni protagonista della perestrojka. Facevano parte del suo “impero” anche la società di acque minerali Recoaro, diverse cliniche romane, di cui la più nota era “Villa Stuart”, la compagnia di aerotaxi “Air Capitol” e la Casina Valadier, noto ristorante di Roma, tutte raccolte sotto la holding capogruppo Italfin ’80.

L’aspetto più caratterizzante dell’attività imprenditoriale di Ciarrapico è stata la sua attività nel settore dell’editoria. La sua azienda tipografica di Cassino stampa libri e fascicoli a sfondo revisionista sulla storia, le armi e le forze armate del fascismo (ed in particolare della Repubblica Sociale Italiana) sotto i tipi, della Ciarrapico Editore, a cui collaboravano dirigenti e intellettuali della destra, tra cui Marcello Veneziani, che fu direttore editoriale, e, negli anni settanta, il giornalista Guido Giannettini. Sempre nel settore dell’editoria ha controllato numerosi quotidiani locali, tra i quali Ciociaria Oggi, Latina Oggi e Nuovo Oggi Molise (mentre, tra gli altri, si annoverano anche Nuovo Oggi Castelli, Nuovo Oggi Guidonia e Nuovo Oggi Viterbo), che fanno capo a due società editoriali: Nuovo Oggi srl, ed Editoriale Oggi srl. Una delle operazioni per le quali è più ricordato nella capitale è l’acquisto della As Roma, conclusosi nell’aprile del 1991. Ciarrapico dovette però lasciare la presidenza della squadra nel 1993.

Tra le vicende della prima repubblica che lo hanno visto protagonista il lodo Mondadori nel quale, sollecitato da Andreotti, fece da intermediario tra Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti. Nel 1996 viene coinvolto anche nel processo relativo al crack del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. Nel settore della sanità ha posseduto la partecipazione di controllo del gruppo Eurosanità SpA, avente tra i soci di minoranza l’imprenditore Carlo Caracciolo e la famiglia Miraglia, che gestisce fra l’altro tre cliniche private a Roma (tra le quali il Policlinico Casilino), due strutture di ricovero per anziani a Fiuggi, due società di catering, tre società finanziarie, il “Bar Rosati” di Roma. Ciarrapico è stato anche Senatore nella sedicesima legislatura. Alle elezioni politiche del 2008 è stato eletto con il Popolo della Libertà su richiesta di Berlusconi e nonostante il parere contrario di Alleanza Nazionale.

IL CORDOGLIO

“Peppino Ciarrapico è stato un protagonista della vita italiana nelle sue molteplici vesti di imprenditore, editore, parlamentare, anello di congiunzione di diverse realtà politiche e finanziare. Una vita intensa, spesso in prima linea, talvolta costellata da scontri e amarezze”. E’ quanto afferma Maurizio Gasparri di Fi, commentando la scomparsa di Giuseppe Ciarrapico. “Tra le tante fasi della sua vita -aggiunge- voglio ricordare quella dell’editore di libri che rompevano un muro di silenzio e di censura sulla storia e sul pensiero del Novecento. In tempi recenti fu eletto in Senato. Lo ricordo soprattutto per il coraggio con cui in anni di aggressione difese la causa della destra”.

“Mi rattrista apprendere ora della scomparsa di Giuseppe Ciarrapico, amico fraterno di mio padre Romano Mussolini, uomo sempre vicino alla nostra famiglia. Sentite condoglianze ai suoi cari”. Lo scrive su twitter l’europarlamentare Alessandra Mussolini.

Gianfranco Fini ricorda Giuseppe Ciarrapico “più per l’impegno negli anni difficili per la destra” che per il periodo in cui il centrodestra era al governo, “quando non abbiamo avuto modo di incontrarci. E’ stato infatti uno dei primi e dei pochi -sottolinea l’ex leader di An all’Adnkronos- che negli anni Settanta e ancor prima ha dato vita ad un’editoria di destra, sempre convinto delle sue idee e senza alcun tentennamento”.

“Una fredda sera, fra lampi e tuoni, sara’ stato il ’95, aprii la porta ad Hammamet: era il Ciarra. ‘In Italia nun c’hanno coraggio de venitte a saluta’..’, disse a mio padre. Respect. Riposa in pace”. Lo scrive su twitter Bobo Craxi.

“Peppino Ciarrapico è stato prima di tutto un grande coraggioso indomito editore in un momento difficile per il dibattito delle idee nel nostro Paese. In lui ricordiamo lo spirito libero di chi non si arrende alle circostanze avverse, pronto sempre a manifestare le proprie idee anche quando non è conveniente farlo”. E’ quanto afferma Adolfo Urso, ex parlamentare di An, commentando la scomparsa di Giuseppe Ciarrapico.

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