E’ morto Fabrizio Saccomanni. L’economista e politico si e’ sentito male intorno alle 13 e si e’ accasciato sugli scogli, vicino al campo da golf di Puntaldia, in Gallura, dove era ospite proprio da oggi in albergo. Quando il personale medico del 118 e’ arrivato sul posto, il presidente di Unicredit era steso sugli scogli, gia’ in arresto cardiaco. I medici hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma non c’e’ stato nulla da fare. Inutile anche l’arrivo dell’elicottero del 118.
Una vita in Bankitalia e un’esperienza da ministro dell’Economia per un tecnico prestato alla politica, Saccomani era un romano doc. Nato il 22 novembre 1942, laureato in economia e commercio all’Università Bocconi di Milano nel 1966, Saccomanni ha poi proseguito gli studi alla Princeton University negli Usa per cominciare la sua carriera a Palazzo Koch nel 1967. Attualmente era presidente del consiglio di amministrazione di Unicredit, dopo aver ricoperto diversi incarichi ai vertici di Bankitalia fino a divenire direttore generale.
Dal 28 Aprile del 2013 al 22 febbraio del 2014, è stato chiamato da Enrico Letta come ministro dell’Economia e delle Finanze. Saccomanni ha rappresentato la Banca d’Italia nell’ambito dei principali organismi finanziari internazionali, ha partecipato ai negoziati per la creazione dell’Unione economica e monetaria ed ha collaborato nel Comitato dell’Euro per la gestione della transizione alla moneta unica. Dal 2003 al 2006 è stato vicepresidente della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo a Londra.
IL CORDOGLIO
“Scompare con Fabrizio Saccomanni un uomo di solida caratura internazionale, al quale il Paese si e’ affidato in piu’ occasioni, attribuendogli significativi incarichi nella Banca centrale, sino alla responsabilita’ di Direttore generale di Bankitalia e di supplente nel Consiglio della Banca Centrale Europea”. Lo scrive il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Saccomanni. “Chiamato al governo quale titolare del Ministero dell’Economia, seppe esprimere anche in quella occasione il rigore della sua formazione di economista, unito a integrita’ e comprensione dei fenomeni sociali, forte della stima di cui godeva nella comunita’ finanziaria internazionale. Chiamato a presiedere UniCredit, ha portato la sua esperienza a garanzia del percorso di rafforzamento dell’istituto. La Repubblica – si chiude il messaggio del presidente – gli e’ riconoscente per i servigi prestati e partecipa al cordoglio per la sua morte”.
“Esprimo il mio cordoglio personale per la scomparsa di Fabrizio Saccomanni, economista di spessore internazionale che ha saputo servire lo Stato con la professionalita’ e la competenza che hanno sempre contraddistinto il suo agire”. Lo ha detto il Presidente del Senato Elisabetta Casellati, ricordando la figura del presidente di UniCredit scomparso oggi. Il Presidente Casellati ha aggiunto: “Uomini come Saccomanni, capace di guidare alcune tra le piu’ importanti istituzioni del mondo economico e finanziario italiano ed europeo con lungimiranza e rigore, lasciano un grande vuoto per il Paese ma anche un esempio importante da seguire per le nuove generazioni”.
“Fabrizio Saccomanni e’ stato un vero servitore dello Stato e delle istituzioni italiane ed europee. Ha svolto un compito gravoso, da ministro dell’Economia del governo Letta, in una fase difficile e complessa della storia politica e finanziaria, con coerenza di idee e serieta’ di proposte. Sono personalmente addolorata per la sua scomparsa e ricordo con ammirazione e gratitudine il suo esempio”. Cosi’ in una nota la senatrice di Piu’ Europa, Emma Bonino.
Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, insieme a tutto il Mef, esprime profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Fabrizio Saccomanni. “Con lui il paese perde una grande risorsa di statura anche internazionale: brillante economista, banchiere di lunga esperienza, ex-direttore generale della Banca d’Italia ed ex-ministro dell’Economia e delle Finanze nel governo Letta, Saccomanni era dall’aprile 2018 presidente di Unicredit”.
“La perdita improvvisa di Fabrizio Saccomanni riempie di tristezza e amarezza chi ha avuto modo di conoscerlo e di stimarlo, di apprezzare in Parlamento il suo senso dello Stato e delle Istituzioni, il rigore morale e l’innata umanità e simpatia. Una grave perdita per l’Italia”. Lo dice in una nota Pier Ferdinando Casini.
Il Presidente Emerito Giovanni Bazoli, il Presidente del Consiglio di Amministrazione Gian Maria Gros-Pietro, il Vice Presidente Paolo Andrea Colombo, il Consigliere Delegato Carlo Messina, anche a nome degli altri componenti degli organi collegiali di Intesa Sanpaolo, partecipano con profondo cordoglio al lutto della famiglia per la scomparsa del Dottor Fabrizio Saccomanni, figura di spicco delle Istituzioni economiche del Paese.
Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, attonito e commosso per la scomparsa di Fabrizio Saccomanni, esprime il grande cordoglio di tutta l’Abi di cui Saccomanni era vicepresidente. “Lo ricorderemo sempre per i suoi orizzonti internazionali, la grande cultura, le sensibilita’ etiche, lo spirito sempre costruttivo, il grande senso dello Stato”, viene sottolineato in una nota.
Con la morte di Fabrizio Saccomanni quello di oggi è “un giorno tristissimo. Apprendo con sgomento la notizia della scomparsa di Fabrizio Saccomanni”. Lo scrive su Twitter Enrico Letta, che fu presidente del Consiglio del governo in cui Saccomanni divenne ministro dell’Economia nell’aprile 2013. “Piango un amico vero, di rare qualità umane, prezioso e fondamentale riferimento nella vita e nell’esperienza di governo. L’Italia perde un servitore dello #Stato come pochi ne ha avuto” conclude Letta.