Scienza e Tecnologia

Morto il fisico Giovanni Bignami, ex presidente Asi e Inaf

Lutto nel mondo della scienza. Il fisico Giovanni Bignami è morto a causa di un malore a Madrid dove si trovava per impegni professionali. Già presidente dell’Agenzia spaziale italiana e dell’Istituto nazionale di astrofisica, aveva 73 anni. Scienziato e divulgatore, Bignami era professore di astronomia all’istituto universitario di studi superiori di Pavia. Nel corso della sua carriera ha diretto il maggior Centro di Studi Spaziali di Francia dove è stato insignito della Legion d`Onore. Autore di decine libri tradotti in sette lingue ha collaborato con numerose testate tra cui la Rai dove ha collaborato con Piero e Alberto Angela. Gli è stato inoltre dedicato l`asteroide 6852 Nannibignami scoperto nel 1985. “Si tratta di una grave e inaspettata perdita per la Comunità, Bignami era un personaggio e un amico autorevole, un instancabile artefice di tanti successi dell`astrofisica italiana”, ha commentato Nichi D`Amico, presidente dell’Inaf. I vertici dell`Istituto e tutto il personale esprimono ai familiari e alla collega Patrizia Caraveo, moglie di Bignami e attuale direttrice dell’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano, il proprio cordoglio. “L’improvvisa scomparsa di Nanni è una perdita grandissima per la comunità scientifica dell’astrofisica spaziale. Tantissimi sono stati i suoi contributi al dibattito scientifico, culturale e politico, in Italia e nel mondo. Non riesco a crederci, per me Nanni era una delle più autorevoli personalità scientifiche dei nostro tempo. Nanni ci manca e ci mancherà tantissimo”. Così il presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, commenta la morte di Giovanni Bignami. Presidente dell`Agenzia Spaziale Italiana tra il 2007 e il 2008 e poi dell`Istituto Nazionale di Astrofisica dal 2011 al 2015, Bignami continuava la sua attività nell’ambito scientifico come chairman del Board dello Square Kilometer Array Organizazion, motivo per il quale si trovava a Madrid. Autore di 12 libri, l’ultimo una trasposizione ridotta dell’opera di Werner Von Braun Progetto Marte, come pochi altri, Bignami sembrava conoscere la formula segreta del comunicatore, portando il rigore della verità scientifica su sentieri alternativi capaci di solleticare l’immaginario, talvolta con l’ausilio di un pizzico di humour. Accademico dei Lincei nel corso della sua vita è stato insignito di numerose onorificenze, dal Bruno Rossi Prize, nel 1993, all’ultimo in ordine di tempo nel 2016 quando il Presidente della Repubblica lo ha nominato Ufficiale dell`Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Porta il suo nome anche un asteoride, il 6852 Nannibignami. National Geographic Channel, canale con cui aveva collaborato in due stagioni, ha deciso di dedicargli il palinsesto della giornata e ha lanciato l’hashtag #CiaoNanni. Ai suoi familiari – scrive l’Asi sul suo sito web – va il cordoglio dell’Agenzia Spaziale Italiana.

CHI ERA

Un astrofisico di fama mondiale, uno scienziato creativo e un eccezionale divulgatore scientifico. E’ stato tutto questo Giovanni Fabrizio Bignami, morto ieri a 73 anni. Nato a Desio, nella provincia di Monza e Brianza, il 10 aprile del 1944, Bignami si era in Fisica nel 1968 all’Universita’ di Milano, nel gruppo del celebre Giuseppe Occhialini. Da allora si e’ occupato di ricerca spaziale e la sua carriera e’ subito iniziata a decollare. Dal 1988 al 1997 e’ stato principal investigator della missione XMM-Newton dell’ESA. E’ stato professore ordinario di Astronomia e Astrofisica presso lo IUSS di Pavia. E’ noto a livello internazionale soprattutto per il lavoro ventennale che porto’ all’identificazione della prima stella di neutroni senza emissione radio, Geminga. Dal 1997 al 2002 e’ stato anche direttore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana dove ha avviato, tra l’altro, il programma di piccole missioni dell’Asi. Dal 2003 al 2006 è stato direttore del Centre d’Etude Spatiale des Rayonnements a Tolosa, uno dei centri spaziali piu’ importanti di Francia. Il 16 marzo 2007, il Consiglio dei ministri lo ha nominato presidente dell’Asi. Nell’agosto 2010 il MIUR lo ha nominato presidente dell’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica, dove e’ rimasto in carica fino all’ottobre 2015. Attualmente ricopriva la carica di presidente del consiglio di amministrazione del progetto Ska e di professore ordinario di Astronomia e Astrofisica presso lo Iuss di Pavia. Tra i suoi meriti quello di esser stato un grande divulgatore scientifico, collaborando con diverse testate. E’ stato anche uno dei primi blogger che hanno aderito al progetto di AGI, Blog Italia, insieme a sua moglie Patrizia Caraveo, attuale direttrice dello Iasf di Milano, una delle strutture dell’Inaf. E’ stato autore di numerosi libri. Nella sua lunga carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti. A lui e’ stato dedicato un asteroide, il 6852 Nannibignami. Nel 2004 ha ricevuto dall’Accademia dei Lincei il premio quadriennale per l’Astronomia del Ministero dei Beni Culturali della Repubblica Italiana, nel 2000 e’ stato nominato Officier de l’Ordre National du Merite de la Republique Francaise, mentre nell’aprile 2006 e’ stato nominato Officier de la Legion d’Honneur per meriti scientifici. “Si tratta di una grave e inaspettata perdita per la Comunita’ – ha commentato Nichi D’Amico, presidente dell’Inaf – un personaggio e un amico autorevole, un instancabile artefice di tanti successi dell’astrofisica italiana”.

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