E’ morto Giorgio Albertazzi, l’ultimo imperatore del teatro. Aveva 92 anni
IL MAESTRO CONTRO CORRENTE E’ stato paragonato a un camaleonte, ma l’attore si è sempre visto come un uomo in fuga da sé e persino dal successo
E’ morto all’età di 92 anni Giorgio Albertazzi, era nato a Fiesole il 20 agosto del 1923. Grande attore di teatro, attivo per decenni sulle scene, Albertazzi, è stato anche uno dei primi divi televisivi, protagonista di letture poetiche e di sceneggiati di grande successo. “E’ mancato un grande italiano, artista classico e controcorrente”, ha detto il premier Matteo Renzi, ricordandolo dalla inaugurazione della biennale a Venezia. E la sua lunghissima carriera teatrale sono una testimonianza per tutto il teatro di oggi. Con la morte dell’artista fiorentino, nato a Fiesole il 20 agosto del 1923, se ne va uno dei pilastri del teatro italiano. Ha debuttato sul palcoscenico nel 1949 in “Troilo e Cressida” di Shakespeare, con la regia di Luchino Visconti al Maggio Musicale Fiorentino. Due anni dopo il debutto nel cinema con il film “Articolo 519 Codice Penale” di Leonardo Cortese. Al suo attivo una trentina di film e molto lavoro in televisione, soprattutto come interprete di sceneggiati televisivi di successo negli anni sessanta. Come regista televisivo e come attore protagonista gira nel 1969 “Jekyll”, tratto dal romanzo “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di Robert Louis Stevenson. Nel 1956 l’attore toscano fu protagonista in altre prose tv, come “Gli spettri” di Henrik Ibsen, per la regia di Marco Ferrero, e nel “Lorenzaccio” di Alfred De Musset. Aveva debuttato nel 1949 con Luchino Visconti, l’ultima apparizione sul palcoscenico ne “Il mercante di Venezia”. In tv aveva partecipato anche a “Ballando con le Stelle”.
Fino al 1961, anno in cui figura nel cast del film “Morte di un bandito”, Albertazzi fu presente nel cast di tutti gli sceneggiati di successo prodotti dalla televisione pubblica, come il “Re Lear”, “L’idiota”, “Lo zio Vania” e molti altri. Al Teatro alla Scala nel 1969 è “Edipo Re”, al Teatro La Fenice nel 1980 cura la regia e l’adattamento di Peer Gynt, da Henrik Ibsen con musiche di scena di Edvard Grieg ed è una voce recitante con Anna Proclemer, Elisabetta Pozzi e Bianca Toccafondi diretto da Piero Bellugi. Nel 1997 collabora con la cantante Giuni Russo in “Verba Tango”, spettacolo di musica contemporanea e poesia che vede la produzione di Ezio Trapani. Nel 1999 porta sulle scene Borges in tango con gli allievi della Scuola di Volterra. Dal 2003 è direttore del Teatro di Roma. Nel 2004 il pubblico italiano lo omaggia del Premio Gassman alla carriera. Contemporaneamente, porta in scena, insieme con Dario Fo, una serie di spettacoli-lezioni sulla storia del teatro in Italia, successivamente trasmessi da Rai 2. Il 10 febbraio del 2006 partecipò alla Cerimonia di Apertura dei Giochi Olimpici invernali di Torino, interpretando il Canto di Ulisse di Dante. L’anno dopo, esattamente il 12 dicembre del 2007, sposò a Roma la fiorentina Pia De’ Tolomei, più giovane di lui di ben 36 anni. Nel 2014 sorprende tutti partecipando alla decima edizione di Ballando con le stelle su Rai 1, diventando il concorrente più anziano di tutte le edizioni internazionali del programma. Nella stagione 2014-2015 al Teatro Ghione è interprete de “Il mercante di Venezia” insieme a Franco Castellano.
MATTARELLA Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato stamani a Ciampino i familiari di Salvatore Girone, che stavano attendendo il rientro del maro’ nella saletta dell’aeroporto. Mattarella ha salutato moglie e figli di Girone ed ha annunciato loro che ricevera’ il militare italiano molto volentieri al Quirinale quando vorra’, una volta ripresosi, da stress e fatica. Un’occasione, notato alcuni, potrebbe essere la Festa della Marina che si terra’ il 9 giugno.
BOLDRINI “‘Cerchiamo di entrare nella morte a occhi aperti’. Salutiamo Albertazzi ricordando la straordinaria interpretazione delle Memorie di Adriano”. Cosi’, su Twitter, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ricorda l’attore toscano morto oggi.
GASPARRI “Giorgio Albertazzi ha insegnato a generazioni di italiani l’amore per la cultura, la capacita’ di essere protagonista e maestro oltre il tempo e oltre ogni barriera degli anni. Uomo libero e coraggioso, interprete ineguagliabile della cultura classica e anche della grande identita’ italiana. Merita un grazie corale e un applauso interminabile, come si deve a un grande italiano, impareggiabile e indimenticabile”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
FO “Albertazzi? Come me era un anarchico naturale e per questo andavamo d’accordo”. Il premio Nobel, Dario Fo, intervistato da Skytg24, ricorda cosi’ l’amico e compagno di avventura. “Appena potevamo tutti e due ci mettevamo a scrivere, rielaboravamo dei testi di Shakespeare e poi li recitavamo insieme. Proprio ora mi sto rileggendo un testo che abbiamo riscritto insieme e che e’ quello di ‘Enrico IV’ che si trucca da soldato e va a provocare gli altri soldati perche’ vuole sapere la condizione in cui si trova tutta la truppa. E’ un pezzo eccezionale – sottolinea Fo – dove il piacere di recitare con un grande come Albertazzi compensava le difficolta’. Entrambi avevamo dei punti di contatto molto chiari, e anche quando si discuteva alla fine si arrivava a recitare come conclusione”. “Lo saluterei con questo verso – conclude l’attore – tutto appare e tutto e’ vero, basta capovolgersi per rendersi conto che la verita’ e’ ancora un’altra”.
RENZI “E’ scomparso un grande italiano che ha fatto la storia del teatro e in parte anche del cinema”. Con queste parole il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha ricordato Giorgio Albertazzi alla Biennale di Venezia.