Ha fatto ridere intere generazioni e ha creato un nuovo modo di fare comicità e ora si è spento serenamente a 91 anni Jerry Lewis, vera leggenda della commedia americana. Maschera comica per eccellenza del cinema hollywodiano, tra gli anni 40 e gli anni 70, prima in coppia con Dean Martin e poi da solo, anche come regista, ha cambiato il modo di far ridere l’America e il mondo con le sue celebri smorfie, le cadute rovinose e una fisicità travolgente. Nell’America che voleva lasciarsi alle spalle la Seconda Guerra Mondiale ebbe un successo enorme anche se non ha mai avuto un Oscar. Jerry Lewis fu anche fra i primi a portare a Hollywood il vento dell’autoironia ebraica, lui figlio di immigrati russi ebrei.
Tra i suoi film più celebri “Le folli notti del dottor Jerryl”, “Artisti e modelle”, “Il nipote picchiatello” e “Jerry 8 e 3/4”, parodia del capolavoro di Fellini. Il suo ultimo successo è stato per ironia della sorte “Re per una notte”, del 1983 dove Jerry recita un ruolo drammatico che Martin Scorsese gli cucì addosso. Negli ultimi decenni l’attore aveva avuto molti problemi di salute: un’operazione a cuore aperto, un’altra per un tumore alla prostata, trattamenti per la dipendenza dai farmaci che gli erano stati prescritti, un infarto, fibrosi polmonare e altro, ma tutto questo non gli aveva mai tolto il sorriso che lo ha reso celebre.