Sono piu’ di 1.000 le persone arrestate a Mosca tra i manifestanti scesi in piazza per chiedere un voto “libero e giusto”. In totale, “1.074 persone sono state arrestate per vari reati durante una manifestazione non autorizzata nel centro della capitale”, ha riferito la polizia di Mosca, citata dalle agenzie di stampa russe. Piazza Pushkin blindata, centinaia di agenti in tenuta anti-sommossa schierati contro migliaia di persone scese in strada per chiedere un voto “libero e giusto” a Mosca: e’ stato un sabato campale nella capitale russa, dove manifestanti e polizia si sono fronteggiate duramente durante la protesta non autorizzata convocata dai movimenti di opposizione dopo che le autorita’ hanno negato ai candidati indipendenti la possibilita’ di candidarsi per le elezioni comunali di Mosca dell’8 settembre.
Chi intende correre alle elezioni senza il sostegno di un partito presente alla Duma deve raccogliere le firme del 3% dei suoi potenziali elettori: circa 5.000 per chi aspira a diventare consigliere comunale a Mosca. Molti oppositori ci sono riusciti, ma le autorita’ hanno respinto la candidatura di decine di loro invalidando numerose firme con dei pretesti formali. E’ l’Ong locale Ovd-Inf – che monitora le manifestazioni di protesta in Russia – a dare via via il conteggio degli arresti di ora in ora in costante crescita davanti alla sede del municipio della capitale russa. “La Russia sara’ libera!”, ha urlato la folla davanti alle schiere di agenti in assetto antisommossa, che non hanno risparmiato manganellate e violenze. I feriti sono almeno sei, tra cui una donna che sanguinava vistosamente dalla testa.
La polizia ha inoltre fatto irruzione nello studio tv del dissidente Navalny bloccando la diretta web delle proteste. La repressione politica nella Russia di Putin sta assumendo un volto sempre piu’ feroce e grottesco. Numerosi oppositori di spicco sono stati infatti arrestati poco prima della manifestazione. Tra venerdì notte e ieri mattina, gli agenti hanno fermato Ilia Yashin, Liubov Sobol, Dmitry Gudkov, Ivan Zhdanov: tutti dissidenti a cui la Commissione elettorale non permette la candidatura. Ad alcuni di loro e’ stata persino perquisita la casa. L’accusa questa volta potrebbe essere piu’ grave della solita “organizzazione di una manifestazione non autorizzata” per la quale mercoledi’ il piu’ importante trascinatore delle proteste anti-Putin, Alexiei Navalny, e’ stato arrestato e subito condannato a 30 giorni.
Una manifestazione “illegale” che ha richiamato almeno 3500 persone, prevalentemente giovani, nonostante le autorita’ avessero cercato in tutti i modi di scoraggiare la partecipazione. C’e’ chi dice che sono oltre un migliaio gli agenti dispiegato nel centro di Mosca. Le immagini circolate mostrano arresti violenti con agenti che prendono a manganellate sui manifestanti che scandivano slogan anche contro Putin e il Cremlino. L’Ong riferisce di diversi feriti tra le persone finite in manette, tra nasi spaccati e fratture craniche. Il municipio e’ stato blindato, con le forze dell’ordine che hanno bloccato l’area con propri mezzi ma anche con gli autobus di linea, obbligando i manifestanti a ripiegare sulle vie laterali.