Mostre: ‘Picasso a Napoli’, un viaggio da Capodimonte a Pompei
Con un viaggio nel tempo indietro di cento anni, Napoli e la Campania celebrano un altro viaggio, quello che nel 1917 Pablo Picasso fece nel capoluogo campano assieme a Jean Cocteau. “Picasso a Napoli: Parade” è un progetto che racconta la contaminazione e gli intrecci nel secolo scorso tra arti e tra arte moderna e il passato più antico. La mostra-viaggio non è solo una celebrazione del soggiorno partenopeo del pittore spagnolo per seguire il Balletto russo di Dieghiliev e Massine per cui concepì la scenografia gigantesca di “Parade”, ma e’ anche un progetto più ambizioso di rappresentare l’arte in tutte le sue sfumature in un contesto, quello napoletano, che si addice perfettamente alle intuizioni e alla mediterraneità di Picasso. Non sono soltanto i saloni del museo di Capodimonte a ospitare da oggi fino al 10 luglio prossimo le tele, le marionette, i filmati e soprattutto l’immenso sipario-scenografia, che occupa tutto il salone da ballo della reggia; il percorso continua negli scavi di Pompei, dai quali Picasso trasse ispirazione per molte delle sue opere e dei suoi allestimenti.
Tra le rovine della città ci sono i costumi che si ritrovano nelle opere di Picasso, come il cavallo composto da due ballerini che danzano in un filmato in bianco e nero proiettato di continuo tra i bozzetti di quegli stesi abiti di scena. È una mostra che si apprezza come un viaggio ed è uno dei grandi progetti che il museo di Capodimonte sta realizzando sotto la direzione di Sylvain Bellenger, curatore della mostra assieme a Luigi Gallo. “È un evento storico sia per Napoli, sia per Capodimonte, sia per Parade – sottolinea Bellenger – Picasso dimostra la sua passione per l’arte popolare napoletana e la sua passione per il teatro popolare. L’emozione più grande quando è calato questo sipario che con la sua bellezza fenomenale rappresenta tutte la dolcezza della pittura, con questo gruppo di artisti che in piena guerra immaginano lo spettacolo come il più divertente, il più avanguardista che mai”. La mostra di 60 opere e’ stata organizzata con il contributo della Regione Campania. Il secondo grande evento in meno di due mesi, dopo l’allestimento dei due Van Gogh recuperati in Campania dopo il furto al museo Van Gogh di Amsterdam. “Questa mostra – dice il presidente Vincenzo De Luca aggirandosi tra gli allestimenti nelle sale di Capodimonte – rappresenta l’intuizione che abbiamo avuto. valorizzare un patrimonio unico ma agganciandoci alla contemporaneità. Cercheremo di fare anche altre cose per Capodimonte, perché non sia un piccolo gioiello chiuso nella sua realtà, ma perché abbia il giusto riconoscimento della sua importanza in una città che è una capitale europea, come è giusto che sia”.