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MotoGp riparte da Jerez, con Dovi e Rossi in vetta

Marc Marquez in cerca di riscatto. Andrea Dovizioso e Valentino Rossi per restare davanti. Alex Rins per confermarsi miglior rookie dell’anno. Jorge Lorenzo e Maverick Vinales per mettersi alle spalle un avvio deludente. Obiettivi diversi, tutti importanti, in avvicinamento al gp di Jerez de la Frontera, quarto appuntamento del motomondiale che porta le due ruote in Europa. Il colpo di scena di Austin, con la caduta di Marquez mentre era ampiamente in testa, ha disegnato una classifica della MotoGp con Dovizioso a 54 punti, seguito da Rossi a 51 e la sorpresa Rins a 49. Il pilota catalano, che negli Stati Uniti ha colto il primo successo nella classe maggiore, dovesse riuscire a salire di nuovo sul podio potrebbe porre una candidatura al titolo.

Quarto e’ Marquez con 45 punti. E tanta voglia di dimenticare l’incidente del Cota. Un evento piuttosto raro nella carriera del campione del mondo, che in anni recenti si e’ concesso qualche scivolata in prova, ma raramente regala vantaggi del genere durante la gara. Il suo palmares a Jerez parla di sei podi e due vittorie: “Per me e’ sempre una pista speciale, con tanto sostegno dei tifosi”. Tre gare ed altrettanti vincitori. Tra questi c’e’ Dovizioso. Superato brillantemente il ‘nodo’ regolamentare dello spoiler davanti alla ruota posteriore, la Ducati ha mostrato di essere sempre competitiva, soprattutto grazie ad un motore straripante. Ora a Borgo Panigale aspettano il salto di qualita’ di Danilo Petrucci, fermo a tre sesti posti nel suo primo anno con la scuderia ufficiale.

Nel girone dei delusi chi sta peggio e’ Vinales, alle prese con il peggior avvio di stagione da quando e’ in MotoGp. Ha raccolto appena 14 punti, rovinando con una brutta partenza la pole del Qatar, per poi cadere in Argentina ed arrivare 11/o negli Usa. Il lato positivo della medaglia Yamaha ha il volto sorridente dell’intramontabile Rossi, gia’ due volte a podio. Tra forma fisica da recuperare e apprendistato con la Honda, all’appello dei ‘big’ manca anche Lorenzo. Tredicesimo in Qatar, 12/o in Argentina, ad Austin e’ stato costretto al ritiro da un guasto. Ma il maiorchino ora si sente pronto a fare sul serio: “Mi sono concentrato su questa gara dall’inizio della stagione. La pista normalmente ha molta aderenza e questo si adatta molto bene al mio stile di guida”, come testimoniano le tre vittorie e gli otto podi nella classe regina.

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redazione