La morte di Luis Salom è stata una tragica fatalità. E’ questa in sintesi la conclusione a cui arriva lo Stop and Go Racing Team analizzando i dati della telemetria per capire cosa è successo venerdì, nella curva 12 del Circuit de Catalunya, durante la seconda sessione di libere. Salom aveva effettuato un primo giro veloce in 1’48″608 prima di tornare ai box e cambiare la gomma posteriore e nel giro che gli è costato la vita è entrato in frenata più lento di 6 km/h a causa di una minore accelerazione in uscita dalla curva 11. Salom ha così ritardato la frenata di 9 metri per mantenere una corretta velocità nella curva. In entrata di curva c’è un’irregolarità dell’asfalto (una buca) conosciuta da tutti i piloti e il ritardo nella frenata ha fatto sì che Salom abbia mantenuto il freno azionato passando sopra quella buca quando invece, nella maggior parte dei giri precedenti, in quel punto aveva già rilasciato il freno. Questo, aggiunto alla velocità uguale a quella del suo giro veloce nelle seconde libere, ha stressato la gomma e causato la perdita di aderenza sulla pavimentazione irregolare con la conseguente caduta costata la vita al pilota spagnolo.