Nuovo colpo della giustizia europea contro i colossi della Silicon Valley. La Corte di giustizia dell’Unione europea ha confermato la multa da oltre 4,1 miliardi inflitta dalla Commissione europea a Google con l’accusa di aver sfruttato il suo sistema operativo Android per consolidare la posizione dominante nel segmento delle ricerche online e della pubblicità.
La sentenza fa riferimento alla procedura di infrazione, avviata contro Google dalla Commissione il 15 aprile 2015. La società di Mountain View è stata multata per le restrizioni e i vincoli imposti ai produttori di smartphone. Si tratta della sanzione più alta mai inflitta dall’Antitrust europeo, guidato dalla commissaria Margrethe Vestager.
Non solo in Europa, Google ha subito un colpo dalla giustizia. La Commissione per la protezione delle informazioni personali della Corea del Sud, infatti, ha imposto multe oltre i 70 milioni di dollari per le piattaforme Google e Meta poiché hanno violato la privacy digitale dei loro utenti. In particolare Google dovrà versare 49,6 milioni e Meta, società madre di Facebook, 22,1 milioni di dollari per aver raccolto dati e informazioni personali dei loro utenti senza ricevere il loro consenso. Inoltre le due società hanno usato le informazioni raccolte per pubblicità mirata e per promuovere campagne senza informare gli utilizzatori dei loro servizi. Le politiche di informazioni sulla raccolta dati, secondo la Commissione coreana non sono sufficientemente comprensibili.