Secondo Paola Ottaviano, legale del comitato No Muos, “non può reggere la motivazione del Tribunale del Riesame di Catania sulla legittimità delle autorizzazioni in base alla sentenza del Consiglio della giustizia amministrativa. Il capo imputazione è abusivismo, quindi nell’ambito penale”. La difesa rimarca che “il Muos è in una zona di riserva ‘A’ con vincolo di inedificabilità assoluta, quindi non capisco le le osservazioni del tribunale. Purtroppo adesso il contesto politico richiede l’attivazione del Muos. Possiamo solo sperare che la Procura di Caltagirone faccia ricorso in Cassazione”. La notizia del dissequestro della base americana di telecomunicazioni satellitari ha colto di sorpresa politici, attivisti e semplici cittadini niscemesi, riaccendendo i timori mai sopiti per gli effetti che l’elettromagnetismo potrebbe avere sulla salute della gente. Tuttavia, la risposta è univoca: “Non ci fermeranno e non ci fermeremo”. Per il sindaco, Francesco La Rosa, è “un fulmine a ciel sereno alla vigilia della festa della patrona, Santa Maria del Bosco”.
Per il coordinatore regionale dei comitati No Muos della Sicilia, Salvatore Giordano, “sul piano politico, sorprende la celerità con cui il riesame si allinea alle esigenze del governo che appoggia gli Usa nei suoi raid in Libia. “Sul piano giuridico – spiega – la motivazione del dissequestro non regge perché non si può definire legittima una struttura realizzata in un’area dove vige l’ordine assoluto di inedificabilità”. Giordano annuncia ricorso in Cassazione. Ricorso che il coordinatore degli attivisti No Muos di Niscemi, Fabio D’Alessandro, spera giunga anche dalla procura di Caltagirone. “Dissentiamo dalla interpretazione data dal Riesame di Catania alla sentenza del Cga”, puntualizza d’Alessandro. Domenica ci riuniremo a Niscemi per decidere nuove forme di lotta e di protesta”. Infine, una delle poche dichiarazioni dalla politica. Il deputato regionale Cinquestelle, Giampiero Trizzino, parla di “atteggiamento scandaloso del governo regionale”. “Il silenzio piombato su Niscemi – sostiene Trizzino – è uno dei segnali più evidenti del funzionamento della classe politica che ci governa”.