Realizzi in Borsa per Rai Way ed Ei Towers, i primi segni meno dopo una lunga scia positiva che durava dal 25 febbraio, dal giorno dell’annuncio dell’offerta della società del Biscione per le torri di viale Mazzini. Le azioni Rai Way hanno lasciato sul terreno l’1,96%, Ei Towers il 2,29%, più o meno in linea con l’andamento del listino milanese che ha accusato oggi forti perdite (-1,39%). Nonostante il muro contro muro delle due società, il mercato resta però convinto della bontà industriale e strategica dell’operazione di dar vita a un unico operatore italiano delle torri di trasmissione televisiva, individuando magari una struttura azionaria e di governance più bilanciata rispetto a quella prospettata dal gruppo Mediaset. Intanto, maggiori delucidazioni potrebbero arrivare già domani dall’audizione di Ei Towers in commissione Industria del Senato, mentre giovedì mattina sarà la volta di Rai Way.
Ei Towers, nonostante il paletto del 51% rivendicato dal Governo così come previsto dal Dpcm che disciplinava lo sbarco in Borsa di Rai Way e ribadito anche ieri dalla stessa Rai in risposta a Consob, resta convinta della valenza industriale del progetto e in una nota ieri sera ha ribadito che l’offerta è “pienamente valida e legittima”. Per Ei Towers non esiste, infatti, alcuna norma di legge che imponga il mantenimento del 51% in mano pubblica: questo vincolo – ha sottolineato la società controllata per il 40% da Mediaset – fa riferimento a un provvedimento stabilito alla data e nel contesto della quotazione. Per il momento quindi l’Opas va avanti, con due punti fermi nel calendario: il 27 marzo l’assemblea straordinaria degli azionisti di Ei Towers, che si esprimerà sull’aumento di capitale da riservare agli azionisti di Rai Way che aderiranno all’offerta, e intorno a metà aprile il lancio dell’operazione.
Le porte per un accordo non sono chiuse del tutto. Mediaset può anche modificare l’offerta, accettando quindi una quota minore nel futuro gruppo delle torri per meglio equilibrare il peso dei due big televisivi, visto che alle condizioni attuali il Biscione avrebbe il 30% e la Rai il 15%. La proposta così come formulata da Ei Towers è subordinata al raggiungimento del 66,67% del capitale di Rai Way ma i paletti si possono correggere. “L’offerente potrà rinunciare a una o più delle condizioni di efficacia dell’offerta o modificarle, in tutto o in parte, come previsto dalla normativa applicabile”, recitava il comunicato di Ei Towers dello scorso 24 febbraio.